06052024Headline:

Carp fishing: Marta in guerra con la Provincia

L'assessore provinciale Franco Vita

L’assessore provinciale Franco Vita

Ci sono domande che non avranno mai risposta. Tipo: perché ancora si ostinano a produrre le Fruit Joy verdi? Che tanto non piacciono a nessuno. Oppure. Per quale ragione la domenica mattina ci si dovrebbe vestire da würstel e andare a soffrire (come un cane) in bicicletta? E ancora. Che senso ha il carp fishing?

Ecco. Su quest’ultimo tema, negli ultimi giorni, si è aperto un dibattito politico che manco ai tempi di Togliatti. Uno scontro tosto e motivato tra presunta destra e presunta sinistra locali. Teatro (degli orrori), il lago di Bolsena. Un tempo culla degli etruschi. Oggi regno dei bigattini.

Da un lato ci sta Franco Vita. Quello della Provincia. Che sponsorizza la manifestazione sportiva (sì, la pesca in questo strano paese è considerata sport) e la promuove come volano turistico. “La gara richiama circa 400 pescatori provenienti da oltre trenta paesi del mondo – giurerebbe – seguiti da giornalisti, fotoreporter e tele-operatori di emittenti televisive e testate giornalistiche internazionali. Che dedicano ampio spazio all’evento, con un conseguente ritorno pubblicitario e di immagine per il territorio. Avremmo dovuto forse rinunciare ad ospitare un evento del genere? Non si è sempre sostenuto che il turismo è la risorsa principale della Tuscia?”.

Dall’altro c’è la Catanesi Lucia. Sindaco di Marta. E quindi lacustre per ubicazione. “Il turismo si fa con le tende lungo il lago? – replica – oltretutto abusive. È inutile che la Provincia continui a dare autorizzazioni che non le competono. Secondo il regolamento numero 10 del 30 aprile 2014 è la Regione che se ne deve occupare. Oltretutto, a quelle baracche, è affiancato un servizio igienico dignitoso? No. Lo sa bene la Polizia Idraulica da me chiamata. Rimasta inorridita. A fronte di quella Provinciale, che invece chiosa”.

Il sindaco di Marta Lucia Catanesi

Il sindaco di Marta Lucia Catanesi

Ecco. In sostanza questi vengono. Si fermano qualche giorno. E probabilmente fanno l’acqua (o peggio) nell’acqua. “Non mangiano nei ristoranti – prosegue la Catanesi – non dormono negli hotel. Di che indotto economico si sta parlando? Se non bastasse poi, tanto per condire il tutto, le pasture che gettano inquinano? Lo abbiamo chiesto più volte a palazzo Gentili. Mai ricevuto risposta. I nostri pescatori vivono solo di questo, a differenza loro. E col passare degli anni hanno notato una moria incredibile di pesci. Forse è il caso di starli a sentire quando si lamentano”.

E detto ciò, rimane un ultimo quesito che alberga in ogni animo sensibile. Le limitazioni sulla cattura dell’anguilla sono deleterie o no? Vita: “Sono state introdotte dalla Regione, nel 2010, sulla base di una direttiva europea. Se la Catanesi non è d’accordo può sempre rivolgersi ai consiglieri regionali del territorio, ad esempio al professor Riccardo Valentini, e chiedere loro di intervenire per modificare le disposizioni in materia”.

Catanesi: “Ma quale Valentini? Qui le colpe sono della Polverini. Mica possiamo sempre tappare i buchi dati dalle loro incompetenze. Danno la colpa a chi è arrivato dopo. Assurdo”.

Buone riflessioni a riguardo. E volendo, come diceva quello, buona pesca.

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da