06052024Headline:

Una mozione di sfiducia da Tapiro d’oro

Le minoranze volevano regolare i conti con Barelli ma hanno preso un granchio

L'assessore comunale Giacomo Barelli

L’assessore comunale Giacomo Barelli

Mozione di sfiducia a Barelli? Tecnicamente è una ”panzana”. Un assessore non può essere sfiduciato dai consiglieri, cosa invece praticabile nei confronti del sindaco. È il Tuel, bellezza! Il Testo Unico degli Enti Locali parla chiaro. La grandezza della svista è direttamente proporzionale alla chiarezza del granchio preso dal consigliere Luigi Buzzi, che si è fatto promotore della mozione per sfiduciare l’assessore ”bizzoso” Barelli.

Il tutto affonda le radici nella zona Cesarini dell’ultimo consiglio comunale, quando è andata in scena una zuffa di parole tra Barelli e il consigliere Moltoni. Parapiglia verbale innescato da un’interrogazione di quest’ultimo, con la quale puntava a conoscere il pagamento o meno da parte del festival Caffeina dell’occupazione del suolo pubblico. Domanda che ha dato lo spunto a Barelli per fare di conto e constatare che effettivamente Palazzo dei Priori ha bisogno di incassare, ricordandosi immediatamente degli 80mila euro che la Cassazione ha gentilmente chiesto a Moltoni di versare nel forziere comunale per il danno erariale contestato dalla Corte dei Conti nel ginepraio della vicenda Cev.

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