Parliamo di livelli di virilità dal punto di vista meramente tecnico:
“Virilità” = “La qualità propria dell’uomo forte, sicuro di sé e risoluto, coraggioso, che si manifesta nelle sue azioni.”
– mangiare le bistecche: facile, piacevole, lo fanno anche le donnicciole = virile
– prenderlo al culo: difficile, doloroso, lo fanno anche le donnicciole ma non tutte = frocio non virile.
La virilità è un concetto molto opinabile. L’uomo stabilisce le regole, egli detiene il potere sul linguaggio e quindi se la canta e se la suona. Anche se spesso, molto spesso, finisce comunque a morire di figa nelle chat di Facebook. Del resto possiamo individuare nell’omofobia vari livelli, diciamo 10, e compilare una vera e propria “tabella omofobica”:
1 – “luridi froci, li ammazzerei tutti!”
2 – “brutti froci…”
3 – “sti froci…”
4 – “sta a vedere che mo quelli strani siamo noi”
5 – “se tu vuoi essere gay per me non c’è problema ma in privato”
6 – “non è questione di omofobia ma questi vogliono omosessualizzare la società”
7 – “non ho nulla contro i gay però c’è modo e modo”
8 – “ho tanti amici gay e non tutti vanno al gay pride”
9 – “non sono omofobo ma il gay pride non è un bell’esempio per i bambini”
10 – “massimo rispetto per i gay ma il gay pride non rende giustizia a tanti gay per bene”.
Fulvio Venanzini