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AEROPORTO VITERBO: Un lettore ci scrive e commenta.

Viterbo non ci sta a "volare basso"

Riceviamo e pubblichiamo

Viterbo 4.10.22

Un nostro affezionato lettore, in merito al nostro articolo di ieri relativo la querelle innescata dall’ ENAC dopo le recenti esternazioni del suo presidente avv. Di Palma, ha scritto e raccontato quanto avvenne nel recente passato.

“Era il maggio del 2007 quando a Roma si tenne in pompa magna il convegno, ben pubblicizzato dalla provincia di Frosinone, intitolato “Il trasporto aereo nell’Europa delle Regioni – Il Sistema Aeroportuale del Lazio – organizzato dal super sponsor dell’aeroporto di Frosinone, Pierluigi Di Palma, già direttore generale dell’ENAC.

Al convegno Di Palma giocò tutte le carte a favore del progetto, poi, a furor di comunicati stampa autoreferenziali, cercò di convincere tutti della genialità di poter localizzare uno scalo tra i monti e le impervie condizioni meteorologiche del frusinate.

Ma l’intraprendente piano subì una doccia fredda: i principali enti deputati alla materia del volo, l’ENAC e l’ENAV, promuovendo a pieni voti lo scalo di Viterbo, assegnarono a Frosinone una pesante bocciatura su tutti i fronti ed in particolare sui requisiti della compatibilità ambientale e della sicurezza.

Questo piano strategico ben ingegnato e fortunatamente mal riuscito sembrava morto e sepolto. Ma in Italia i progetti più sono folli, pericolosi e inquinanti più vanno avanti.

Oggi, recentemente incoronato presidente dell’ENAC, Di Palma, secondo le dichiarazioni rilasciate al quotidiano “La Repubblica” comunica che il nuovo aeroporto civile di Frosinone è stato inserito nel piano straordinario di riassetto degli aeroporti italiani.

In poche parole, il presidente dell’ENAC, nonostante i pareri fin troppo chiari espressi dal suo stesso Ente, dell’Enav e della commissione trasporti della Camera sta pervicacemente portando a termine il suo vecchio progetto, al tempo pesantemente bocciato.

Viterbo, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe destinato all’attività di aerotaxi. Una sorta di vergognoso e irrealizzabile contentino che qualsiasi operatore aeronautico non esiterebbe a definire come aria fritta.

Per silurare la Tuscia, nel frattempo, stanno portando qui la scuola elicotteri dell’Aeronautica oggi ubicata a Frosinone. Sarà così più facile affermare che ci sarà un’incompatibilità tra il volo di linea e quello dei giovani allievi piloti di elicottero.

Probabilmente i vertici militari non si sono mai coordinati con il Ministero dei Trasporti per conoscere lo stato dell’arte dello scalo viterbese. Ma quando si tratta di buttar via quattrini in Italia non siamo secondi a nessuno.

Sarebbe un vero peccato mollare la presa, specialmente ora che sono iniziate le opere di costruzione del porto commerciale di Civitavecchia. Questa infrastruttura insieme all’aeroporto di Viterbo e all’interporto di Orte potrebbero costituire uno dei poli logistici più importanti d’Europa cambiando per sempre il futuro dei nostri territori.

Bisogna quindi organizzare una vera e propria resistenza per evitare di perdere ciò che oggettivamente ci è stato assegnato da tutti gli operatori istituzionali del settore aeronautico.”

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