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Io, medico in prima linea a Civita Castellana

L'ospedale di Civita Castellana

L’ospedale di Civita Castellana

A ridosso delle feste puntuali i danni dell’influenza e l’ospedale si collassa Molti anziani civitonici a letto, contagiati dal virus dell’influenza stagionale. Siamo già entrati nella fase epidemica:0 nei numeri stiamo sulla soglia di 2-3 ammalati per mille abitanti. Se a ciò si aggiungono molti pazienti anziani, colpiti dalle diverse malattie parainfluenzali e respiratorie, il quadro clinico diventa più drammatico sul territorio e l’ospedale viene preso letteralmente d’assedio, alla ricerca di un posto letto per il ricovero.

La diffusione della malattia è aumentata in modo sensibile subito dopo le festività, date le   maggiori condizioni di rischio, per le basse temperature ambientali e forse anche per il susseguirsi dei numerosi incontri conviviali, come cene e ricevimenti tipici del periodo a ridosso del nuovo anno, e sta raggiungendo l’acme. I numeri sono alti, tuttavia la sindrome influenzale non è così aggressiva come i casi verificatesi negli Usa e riportati nella cronaca di questi giorni. Nei giovani i casi sono cresciuti soprattutto con la riapertura delle scuole, dopo le vacanze natalizie che, facilitando il contagio, ne hanno permesso la diffusione. In questo periodo circolano anche virus pericolosissimi per le polmoniti infantili, microrganismi patogeni che provocano sintomatologie simili all’influenza di stagione, provocata da virus di varia natura, ivi compresi l’H3N2 ovvero il responsabile dell’australiana che circolava già nel 2012 (il vaccino di quest’anno comunque è efficace) e l’H1N1 sempre in agguato. Non siamo ancora al picco epidemico, di solito raggiungibile nell’ultima settimana di gennaio e nei primi giorni di febbraio, ma si constata un iperafflusso di pazienti anziani in ospedale con riacutizzazione di malattie croniche a seguito dell’influenza.

E’ proprio l’elevato numero di persone colpite dalla malattia virale, e l’aggravarsi in questo periodo nelle persone avanti negli anni delle malattie preesistenti, che si stanno ripercuotendo criticamente sull’ospedale civitonico, aumentando l’afflusso di pazienti trasportati dal 118, da mezzi propri e dalle ambulanze della Croce Rossa. Nell’archivio del Pronto Soccorso si registrano soprattutto tanti pazienti anziani, fragili, con problemi respiratori, legati a batteri di stagione che scatenano bronchiti e polmoniti, con insufficienza respiratoria e scompenso cardio-circolatorio. Sono difatti proprio i cardiopatici, i diabetici, e i pazienti con malattie metaboliche o renali, con insufficienza respiratoria, che costituiscono il gruppo più numeroso di coloro che necessitano di ricovero ospedaliero, per le complicazioni postinfluenzali. Non siamo ancora come negli ospedali della capitale, ove le lettighe delle ambulanze vengono utilizzate come posti letto ospedalieri in attesa che si liberino i posti reali nei reparti, tuttavia stiamo abbastanza intasati, sull’orlo del collasso. Con la riduzione dei letti nei reparti, avutasi già da molti mesi, la recettività della struttura è peraltro diminuita, e, relativamente ai ricoveri, sono soprattutto i pazienti affetti da patologie mediche a dover essere trasferiti in altri nosocomi.

Il Pronto Soccorso, pur essendo fortemente carente di personale medico ed infermieristico, si prodiga oltremodo ad assistere i pazienti con riacutizzazioni, onde limitarne il disagio, in attesa che si liberino i posti letto. La scarsa disponibilità di ricovero nelle altre strutture aziendali, pubbliche o convenzionate, verosimilmente per gli stessi motivi di maggiore afflusso, in qualche caso comporta lo stazionamento dei pazienti in Pronto Soccorso anche per molte ore, in attesa che i fax di richiesta posti, per trasferimento e ricovero in altre strutture nosocomiali, abbiano riscontro positivo.

Per ciò che concerne l’influenza un consiglio ai pazienti è quello di rivolgersi subito, dopo la comparsa dei sintomi (come febbre alta, tosse, malessere generale, vomito, diarrea, dolori articolari, cefalea etc.) direttamente al proprio medico curante; il ricorso al Pronto Soccorso deve avvenire se malauguratamente compaiono forte difficoltà a respirare, dolore al torace o all’addome, stato confusionale, febbre elevata che non recede con gli antipiretici, vomito. I casi più gravi dovranno comunque essere ricoverati per le cure più appropriate.

 

 

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