02122024Headline:

Centrodestra, ci si consola con la porchetta

Elezioni PdlQuando alle sei e mezza della sera scatta il panino con la porchetta, nella sede di Fratelli d’Italia in via maresciallo Romiti – tra la questura e la stazione di porta Romana – si capisce che le cose non stanno andando poi così male. Anzi. I numeri che affluiscono dai sensori sul territorio provinciale dicono che il nuovo partito del Gigante (Crosetto), della Bambina (Giorgia Meloni) e di Lucifero (La Russa) non sta affatto andando male nel computo delle elezioni regionali. “Anzi, da quel che ci risulta stiamo andando addirittura meglio rispetto ai dati delle politiche scrutinati ieri. Viterbo è la prima provincia del Lazio per quanto riguarda Fratelli d’Italia”, fa notare Paolo Bianchini, che aspira ad un posto alla Pisana per i tricolori. E’ un punto d’orgoglio mica da poco, per questi ragazzi che hanno messo su un movimento in due mesi scarsi, e che adesso sono impegnati tra telefoni, computer, tivù e aggeggi vari per tirare le somme. “Se stiamo andando bene – dice Bianchini senza comunque azzardarsi a fare cifre – vuol dire che la campagna elettorale a livello locale ha funzionato bene. E che il candidato, la persona, resta un punto di riferimento fondamentale per gli elettori. Che conoscono e si fidano di chi votano”.

Tra una citazione di Clint Eastwood (“Se vuoi una garanzia comprati un tostapane”, dal film La Recluta) e una campagna per gli animali, i Fratelli d’Italia aspettano i dati definitivi: oltre a Bianchini c’è naturalmente Mauro Rotelli, Giuseppe Talucci Peruzzi, e il più agée Antonio Fracassini. Una cosa già si può dire: questa nuova formazione politica viaggia oltre il 4 per cento. Più in alto de La Destra, che pure ha molta più esperienza alle spalle e che esprimeva tra le altre cose il candidato presidente della coalizione di centrodestra, Francesco Storace.

“Sì, in effetti Fratelli d’Italia ci ha dato fastidio – commenta il segretario provinciale de La Destra, Andrea Scaramuccia – anche se tutto sommato credo che abbia portato via più voiti al Pdl che a noi. E a pensarci bene, a cosa servono tutte queste sigle, tutti questi simboli, per sostenere un unico candidato e delle idee molto simili? La frammentazione della destra è negativa, e si può pensare a fare qualcosa per risolverla, o migliorare comunque la situazione: perciò già ieri mattina ho chiamato Mauro Rotelli per ragionare insieme sulla cosa”. D’altronde non mancheranno a breve altri appuntamenti con le urne dove fare esperimenti: le comunali a Viterbo, in aprile, e magari presto anche nuove consultazioni politche.

Tornando sulle regionali, Scaramuccia sfoggia fair play: “E’ stata una sconfitta, sia chiaro. Ma non dimentichiamoci che in poche settimane Storace ha recuperato tanto, tantissimo, a Zingaretti, in una regione ancora squassata dallo scandalo Fiorito. Chissà, magari con un po’ di tempo in più avremmo eroso altre preferenze, e ce la saremmo giocata fino alla fine”. E la Tuscia come ha risposto all’appello? “La Federazione provinciale si è fatta sentire sul territorio, ha lavorato a fondo, e anche la lista Storace, alla quale abbiamo ceduto due candidati, ha contribuito con il suo apporto. Diciamo che le nostre battaglie non ono rimaste inascoltate”. Anche se comunque non è bastato per trascinare Storace alla vittoria assoluta.

Chiusura con il Pdl, che a ridosso delle nove della sera è ancora in preda a calcoli astronomici: i risultati affluiscono lenti, e ci sono da valutare un sacco di fattori per capire chi entrerà alla Pisana, chi resterà fuori e chi verrà ripescato. Daniele Sabatini, che è in corsa, non si sbilancia: “Ma a livello personale sono soddisfatto. Fortunatamente le elezioni regionali consentono più facilmente di identificare un candidato, di riconoscerlo e di conoscerlo, e questo premia la serietà di chi sta sul territorio. Di sicuro certe cose restano incomprensibili: dopo sei ore di scrutinio ancora non si hanno dati chiari: colpa di una scheda non chiara, sia per chi vota sia per chi deve scrutinarla. E anche l’equilibrio tra noi del Pdl, il Movimento cinque stelle e il Pd contribuisce alla lentezza delle operazioni. Ma ripeto: sono contento dei riscontri ottenuti finora”. Prima della lunga notte dei giudizi irrevocabili.

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