27072024Headline:

“I ciclisti? Noi li portiamo dentro la fabbrica”

Roberto Marrone con Filippo Simeoni

Roberto Marrone con Filippo Simeoni

Da sempre il ciclismo fa rima con fatica. La fatica dei pionieri, quando le strade erano polverose, le bici scomode e pesanti, e spesso bisognava scendere e spingere. Fino ad oggi, con un calendario denso d’impegni, corse a tappe sempre lunghe e sfiancanti, allenamenti tutti i giorni, e diete, e palestre. Ma il concetto di fatica che ha scelto quest’anno la Ceramica Flaminia – Fondriest ha tutto un altro significato. Ha il sapore della fabbrica, del lavoro vero – mica per sport – dei sacrifici, del lavoro di squadra.
Così, a margine della presentazione ufficiale della squadra di Civita Castellana (svoltasi l’altro giorno nello sciccoso show room dell’azienda ceramica a Milano), è stato svelato un progetto inedito e interessante che va oltre la semplice preparazione atletica e tecnica. “Abbiamo deciso di portare la squadra in fabbrica, per un periodo di una o due settimane – ha spiegato il team manager del club, il civitonico Roberto Marrone a La Gazzetta dello Sport – La mia idea inizialmente ha stupito il patron Ciarrocchi, che poi però si è entusiasmato: per alcuni giorni i nostri corridori vivranno le dinamiche dell’azienda, a Civita Castellana, con l’obiettivo di far capire loro cosa sia davvero il lavoro. Spesso infatti –  ha aggiunto Marrone – i giovani ciclisti cominciano subito a fare una vita da professionisti, anche a livello giovanile, senza aver modo di conoscere il mondo reale, i problemi e gli ostacoli e l’impegno che richiede la semplice vita quotidiana”. Insomma, si trovano ben presto intrappolati in una sorta di campana di vetro, senza avere percezione di quello che c’è fuori o avendone una percezione sbagliata, e fuorviante.
Così gli atleti della Flaminia – Fondriest (8 italiani, 4 portoghesi, 2 russi e un americano) saranno presto ospiti della casa madre, a Civita Castellana. Andranno nel reparto di produzione, dove ci sono i forni che forgiano la ceramica fino a farla diventare vasche, lavandini o gabinetti. Saranno insieme agli operai civitonici, anche nei turni più duri, quelli della prima mattina. “Così potranno capire di persona – conclude Marrone – che un caso di doping andrebbe a rovinare l’immagine della squadra, sì, ma anche quella dell’azienda, e alla fine potrebbe nuocere persino agli stessi operai”.
In attesa dello stage in fabbrica, la Flaminia – Fondriest si allenerà sulla costa toscana (Castagneto Carducci), mentre l’esordio ufficiale è fissato al trofeo Laigueglia.

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