29032024Headline:

I licenziati in mano agli Azzeccagarbugli

Il parcheggio del Sacrario

Il parcheggio del Sacrario

La vertenza Francigena si avvita su se stessa. La sensazione è quella che nemmeno i protagonisti della vicenda siano più così convinti delle proprie azioni. Se ieri, infatti, la commissione per il controllo analogo – quella cioè che si occupa delle municipalizzate di palazzo dei Priori – ha deciso all’unanimità di ricorrere a un’ulteriore consulenza legale per capire se la sentenza della Corte d’Appello è stata ben interpretata,qualcosa vorrà pur dire.
Va bene che siamo in campagna elettorale, e in questa fase essere additati come coloro che la gente la mandano a casa per un cavillo giurisprudenziale, non porta certo voti. Va bene che ora tutti si scatenano contro il sindaco e il Comune, compresi quelli che la maggioranza la sostengono. Va bene tutto, ma il fatto di doversi rivolgere a un nuovo avvocato che si vuole “super partes” significa anche altro. Forse che in molti, e non solo tra Udc e Pd, da anni lamentano le spese legali affrontate dal Comune per gli appelli avverso le sentenze sugli ex soci della cooperativa Autoservice. “Hanno 32 atti giudiziari favorevoli all’assunzione e solamente uno contrario”, ricordava ad esempio il consigliere piddino Mario Quintarelli. E allora, forse persino tra la maggioranza qualche dubbio su come sia stata scelta e portata avanti a oltranza la linea di palazzo dei Priori, è venuto.

Tanto che ieri hanno votato sì alla consulenza sopra le parti, oltre all’Udc con Paolo Barbieri e al Pd con Francesco Guancini, pure i rappresentanti della maggioranza: Antonio Fracassini che della commissione è il presidente, Andrea Marcosano e Goffredo Taborri. Ad assistere ai lavori c’erano pure il sindaco e persino il presidente del consiglio Giancarlo Gabbianelli. Significa che la materia scotta e parecchio. E presenti erano anche i vertici di Francigena, tra cui il presidente Pierre Di Toro. Se non ci fossero stati, in ogni caso gli sarebbero fischiate le orecchie.

In questa lotta tra legali che se le suonano persino sui giornali e che qualcuno malignamente si è lasciato sfuggire ricordino l’Azzeccagarbugli di manzoniana memoria, ecco che la fine dei capponi l’hanno fatta i nove lavoratori licenziati senza battere ciglio, ma anche tutti i viterbesi. Perché saranno questi ultimi a pagare l’ennesima consulenza esterna. Come sempre loro hanno sinora pagato le spese legali. E poi scusate: ma che significa “legale super partes”? Che quelli utilizzati finora dall’ente e dalla Francigena non lo sono stati? Che hanno forse consigliato male? Mah, supposizioni.
Altre considerazioni vengono leggendo le dichiarazioni di molti rappresentanti di maggioranza. “Fratelli d’Italia farà il possibile per controllare, consigliare e guidare le decisioni politiche volte a mantenere da una parte un servizio necessario a tutta la cittadinanza e dall’altro i posti di lavoro dei dipendenti” dicono i consiglieri Giuseppe Talucci Peruzzi  e Mauro Rotelli. Eppoi Chicco Moltoni che “esprime solidarietà ai lavoratori”. E Umberto Fusco del Movimento Federalista che attacca: “E’ una delle più vergognose pagine della storia della città”. Ma signori, sicuramente sincere le vostre prese di posizione ma voi di quella maggioranza fate parte. Non risulta che il centrodestra a palazzo dei Priori abbia mai rischiato la sfiducia perché alcuni suoi pezzi erano indignati per i continui ricorsi contro le sentenze a favore dell’assunzione di questi nove lavoratori. Né che, tranne la minoranza che sicuramente in questo fa il suo mestiere, si siano alzate voci scandalizzate per le continue spese legali dell’ente.
E allora, al consiglio comunale del 7 febbraio, quando all’ordine del giorno ci sarà anche la vertenza Francigena, non ci si potrà nascondere dietro un dito scandalizzato. Non ci si potrà limitare a battersi il petto contro l’altrui volontà di licenziare mentre chi parla è sempre innocente. La politica, che il danno lo ha creato, ora deve risolverlo. E senza aspettare che la Corte di Cassazione accetti o rigetti i ricorsi presentati dai lavoratori. Errore: dagli ex lavoratori, ora a spasso.

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