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Nuove grane in arrivo per la sanità privata

Villa Buon Respiro

Villa Buon Respiro

Nuove grane in arrivo per la sanità convenzionata del Viterbese. Per una buona notizia in arrivo a Villa Buon Respiro, scoppiano due bombe a Villa Rosa di Viterbo e a Villa Paola di Capranica. Nella clinica riabilitativa in strada Filante nel capoluogo i circa 180 dipendenti la prossima settimana arriveranno gli stipendi. Dopo mesi di attesa sembra che sia arrivata la volta buona. A partire da giovedì tre delle mensilità arretrate (novembre, dicembre, gennaio e la tredicesima) saranno erogate dopo la riunione di due giorni fa tra la proprietà, il gruppo Tosinvest, e il commissario ad acta Filippo Palumbo.

Parliamo di soldi che erano finiti nel braccio di ferro tra la proprietà, il gruppo San Raffaele, e la Regione Lazio, creditrice nei confronti degli imprenditori sanitari di circa 260 milioni di euro per le prestazioni erogate in regime di convenzione.  “Speriamo – commenta Mario Malerba della Cisl – di essere arrivati al termine di una lunga storia che ha stressato i lavoratori, gli ospiti e i loro familiari. Contiamo che sia l’avvio di un processo utile affinché il gruppo San Raffaele risolva gli annosi problemi con la Regione”. Ora, per il sindacalista, le emergenze diventano altre due: Villa Rosa e Villa Paola.

Nicola Zingaretti con Mario Malerba (Cisl) e Antonella Ambrosini (Cgil)

Nicola Zingaretti con Mario Malerba (Cisl) e Antonella Ambrosini (Cgil)

“La proprietà di Villa Rosa ci ha comunicato di accumulare un passivo di due milioni di euro l’anno, dal 2006 a oggi. Da ora in poi – annuncia Malerba – la volontà è quella di intervenire affinché non si accumuli più deficit. E l’intervento è quello di tagliare sull’organico”.  Quarantacinque sono le unità dichiarate in esubero. “Non sappiamo – aggiunge – se comprensivi o meno delle venticinque unità a cui nel 2012 non è stato rinnovato un contratto”. Insomma. Per l’ennesima volta a pagare cattive scelte gestionali saranno i dipendenti. “Inoltre, a chi rimane – denuncia – si vorrebbe modificare il contratto da Aris (associazione di categoria delle cliniche religiose) applicando quello dell’Uneba (unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale), il che comporterebbe un minor guadagno per i lavoratori”.
A Villa Paola, invece, già attivate le procedure per il licenziamento degli esuberi. Per il gruppo Idi (oltre alla clinica a Capranica, comprende il San Carlo di Nancy e l’ospedale Idi) la proprietà avrebbe annunciato 400 esuberi, la volontà di ricorrere al part-time verticale per tutti i dipendenti, un taglio deciso alle retribuzioni mensili e l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per 70 persone”.

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