Per carità: le Terme dei Papi sono bellissime, uniche, rilassanti, ritonificanti e magari ci puoi anche rimorchiare qualche bella tardona romana. Però per arrivarci è un bel casino. Colpa di un senso unico messo lì all’improvviso, che sembra fatto apposta per confondere il turista che arriva. E che cerca. E che per trovare deve fare un percorso obbligato, e insensato.
Spieghiamo. Venendo da strada Bagni (cioè dalla superstrada Orte – Viterbo – Cinelli), l’itinerario più semplice e intuitivo, non solo per il Tom Tom, si arriva davanti all’ingresso principale delle terme. Benissimo. C’è il cancello in ferro battuto, il parco e tutto il resto. Per accedere agli impianti veri e propri però, da anni si deve passare dal parcheggio posteriore, qualche decina di metri più avanti, su strada Montarone. Qui ci sono ben due posteggi a disposizione dei clienti, comodissimi e ben segnalati. Peccato che oggi via Montarone sia diventata a senso unico a salire, cioè percorribile dalle vetture che provengono da Castel d’Asso. Le molto più numerose auto che arrivano da Viterbo e dalla superstrada, lungo strada Bagni, invece, si trovano il cartello di divieto, e sono costrette a voltare obbligatoriamente a destra (verso il Bullicame e la Tuscanese, per capirci), per poi voltare di nuovo a sinistra, imboccare strada delle Terme e finalmente – nella direzione giusta – strada Montarone. “Destinazione raggiunta”, direbbe allora la voce metallica e un po’ stronza del navigatore. Già, un bel giro del bavoso (o giro dell’onanese), direbbero i viterbesi. E va bene che strada Montarone è strozzata da una piccola strettoia (deve essere crollato un argine dell’Urcionio, c’è un cartello giallo a segnalarlo), ma il senso unico poteva essere invertito, per agevolare appunto i turisti. Invece no, sarebbe stato troppo logico, e troppo comodo: che scherziamo?