Vincenzo Ceniti ha firmato un articolo su Viterbo nel primo numero 2013 della rivista trimestrale dell’Enit, “Italia”, con testo anche in inglese e foto di Sergio Galeotti e Francesco Biganzoli. Il titolo “La Rosa di Viterbo” riassume la traccia di un serrato racconto che prende le mosse dalla venerazione dei viterbesi per la loro Patrona, esaltata dal trasporto della “Macchina”, per poi dipanarsi nelle eccellenze della città paragonata ad “una seducente e stagionata signora di provincia di sana e robusta costituzione medioevale, prodiga di monumenti, con palazzi aristocratici, tradizioni secolari, dintorni ameni e cucina gustosa. In buona sostanza se ne raccomanda l’uso senza effetti indesiderati, poiché non tradisce mai le aspettative e l’immaginario collettivo, peraltro sostenuti dai racconti di chi già la conosce, dalle ripetute location televisive e dalla letteratura di viaggio di oggi e di ieri…”. Uno sguardo affettuoso alla Macchina di Santa Rosa “…una sorta di campanile rovente di luci colorate e fiammelle tremolanti, alto una trentina di metri e pesante come un macigno, cinque tonnellate portato, con fatica e orgoglio, da un centinaio di facchini, da un capo all’altro della città”.
La rivista “Italia” fa il giro del mondo ed è sul tavolo delle delegazioni estere dell’Enit, delle ambasciate, delle fiere di settore e di un numero considerevole di operatori turistici italiani e stranieri.