06122024Headline:

Caffeina, Filippo Rossi verso le dimissioni

Filippo Rossi

Filippo Rossi

Caffeina, tutto va bene madama la marchesa. L’incompatibilità tra la presidenza della fondazione e la candidatura a sindaco? Non c’è. Il conflitto d’interessi? Non esiste. “Anzi, chi ancora ne parlerà verrà querelato”, ammonisce Filippo Rossi. Le sue dimissioni? Ci saranno solo dopo che la Prefettura avrà chiuso l’iter col riconoscimento della onlus e non si tratta comunque un atto dovuto. Quanto di una scelta, anche piuttosto magnanima. Basta un’ora e mezza di assemblea dei soci per sgonfiare le polemiche sull’affaire Rossi. E per rivedere tutti allineati e compatti quei soci che, invece, fino a ieri privatamente all’orecchio del giornalista sussurravano: “Sì, siamo proprio incazzati”. Unica voce un po’ fuori dal coro quella di Antonio Obino: “Ho sentito toni un pochino arrabbiati ma non servono. Il punto – ha detto – è che Rossi deve essere così intelligente da valutare se ritiene che la sua presenza come presidente possa nuocere a Caffeina”.

L'assemblea della Fondazione Caffeina

L’assemblea della Fondazione Caffeina

Rossi spiega qual è il rapporto tra candidatura e Caffeina. “Da statuto – afferma – non esiste alcuna incompatibilità. In caso di vittoria, poi si potrà discutere”. Il conflitto di interessi? Guai a nominarlo. “Ho definito le accuse di un giornalista (Arnaldo Sassi, ndr) peggio di un pugno di Casapound e lo ribadisco. Il conflitto di interessi – continua – c’è quando esiste un interesse. Qui interesse non c’è perché siamo una fondazione no profit, quindi non c’è conflitto. Anzi, la considero un’offesa personale non risarcibile”. Lui comunque ieri si è presentato dimissionario. “Avevo comunque deciso – annuncia – di fare un passo indietro per questioni di blanda opportunità di comunicazione. Sono un comunicatore di mestiere e quindi capisco che potevano esservi dei problemi”. Passo indietro che intendeva fare nel momento stesso della sua candidatura ma ha rinviato perché altrimenti, cambiando le figure apicali della fondazione, l’iter per il suo riconoscimento sarebbe stato azzerato. “Non appena riceveremo la notifica dalla Prefettura, consegnerò le mie dimissioni al consiglio direttivo. Il mio impegno in Caffeina continuerà comunque”, ribadisce. Questione di giorni.

E i soci come hanno reagito? Bene, anzi benissimo. Tutti a ringraziare Rossi per la sensibilità dimostrata, e alcuni a chiedere di ritirare le dimissioni. Al massimo di sospendersi. Lui però ha ribadito la sua scelta. E vissero tutti felici e contenti.

 

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383   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Evvai! Ora vogliamo assaporare, minuto per minuto, la trombatura come sindaco di Fillippo Rossi da Trieste.

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