“A tutto c’è un limite. E questa situazione lo ha raggiunto da un pezzo. Con l’interruzione delle prestazioni ambulatoriali e il taglio dei posti letto per l’attività semi residenziale siamo andati veramente oltre”.
Sulla vertenza villa Buon Respiro il sindaco Giulio Marini alza la voce. “Lavoratori dipendenti, pazienti e famiglie – dice – non possono e non devono pagare il conto ormai troppo salato derivante dall’incapacità da parte della Regione Lazio e delle Asl periferiche nel gestire questa emergenza, soprattutto quando tale emergenza non era ancora degenerata in allarme sociale. Nel tempo i disagi si sono acuiti e le anomalie amministrative hanno portato a questo risultato. Ieri ho incontrato i sindacati che stanno accanto ai dipendenti di villa Buon Respiro e al tempo stesso difendono l’assistenza dei malati e dei loro familiari. Ho chiesto un incontro al Prefetto Scolamiero che conosce l’annosa vicenda e a cui più volte ha già garantito e mostrato concreta attenzione. Anche questa volta siamo di fronte ad una scadenza, poi si chiude. Fuori pazienti e dipendenti”.
Marini rivolge quindi un appello anche al nuovo presidente della Regione Nicola Zingaretti, eletto da pochi giorni. “Mi auguro – dice – che possa includere tra le priorità da affrontare e risolvere l’emergenza villa Buon Respiro”.