Niente più sfratto per Fido. Lo assicura il comma aggiunto all’articolo 1138 del codice civile italiano che recita: “Le norme del regolamento non possono porre limiti alle destinazioni d’uso delle unità di proprietà esclusiva, né vietare di possedere o detenere animali domestici”. Il che fa un po’ sorridere se si pensa che per animale domestico si intende anche il roseo maiale, ma non il piccolissimo criceto, ritenuto “da compagnia”…
E’ da circa tre mesi che sono stati riformati i regolamenti di condominio per cui il proprietario di un cane non dovrà più pietire la benevolenza degli altri inquilini per ottenere il permesso di tenere in appartamento il suo amico peloso. Chiaro che se la bestiola (gatto o cane che sia) fa danni o si comporta male e magari sporca, il proprietario ne è sempre responsabile, ma questo va da sé, rientra nelle norme di civile convivenza e non dovrebbe essere neppure necessario sottolinearlo in un regolamento.
E, visto che sulla nostra bella Penisola ci sono circa venti milioni di quadrupedi che vivono in famiglia, sembra opportuno, anzi doveroso, che si stia sempre più entrando nell’ottica di accettare questi fedeli animali come compagni di vita e coinquilini con pari diritti, anche perché, per dirla con lo scrittore Mordecai Siegal “Acquistare un cane può essere l’unica opportunità per un essere umano di scegliersi un parente”.
La norma eleva l’Italia alla dignità animalista degli altri Paesi della UE che in un trattato ha enunciato il principio che gli animali sono “esseri senzienti” e punisce chi li maltratta. Nel civilissimo Friuli già da qualche mese esiste una legge regionale che permette di portare ovunque il proprio cane purché munito di museruola e guinzaglio. E ovunque significa proprio dappertutto: dai negozi ai supermercati anche con alimentari, agli uffici pubblici. Locali e ristoranti di Firenze con libero accesso ai cani si trovano sfiorando lo schermo iPhone dove apparirà l’applicazione “Big city guide”. A Iesolo è stata pubblicata una guida (si trova anche sul sito www.italypetfriendly.it) ideata da Claudia Ferronato su luoghi e strutture che accettano la presenza di cani.
Insomma, una bella conquista per i nostri amici anche se non si è arrivati ancora al livello dei francesi dove a Parigi, a colazione in albergo, si può tranquillamente assistere a un petit déjeuner originale. Brioche e caffè per tutti gli ospiti, ma per uno solo pane tostato: lui è un barboncino apricot, seduto composto sulla sua seggiola, con il suo piattino davanti a sé su cui la proprietaria spezza piccoli bocconi di toast. Che spettacolo!