Regione Lazio: il toto-assessori, almeno per quel che riguarda la Tuscia, si complica. Nel senso che si allontana sempre più, man mano che trascorrono le ore, la possibilità che ad essere nominato sia un rappresentante dell’Alto Lazio, così come era nei desideri del plenipotenziario Beppe Fioroni. E allora, semaforo rosso per Pierluigi Bianchi da Faleria, e semaforo rosso anche per Tiziana Lagrimino da Bomarzo, nome che era circolato nelle ultime ore. Stando ai bookmakers della Pisana il prescelto da Nicola Zingaretti sarà Fabio Refrigeri, 45 anni, sindaco di Poggio Mirteto.
Uno che ha iniziato la sua esperienza in politica nel 1995 come consigliere comunale, per poi ricoprire quello di assessore, prima alle attività produttive e all’urbanistica dal 1997 al 1999, poi dal 1999 al 2004 all’urbanistica e ai lavori pubblici. Nel 2004 è stato eletto sindaco di Poggio Mirteto ed è stato confermato anche nel 2009. Dal 2008 ricopre anche l’incarico di presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Sabina e è presidente della Strada dell’Olio e dei Prodotti Tipici della Sabina. Dal 2009 è infine vice presidente vicario dell’Anci regionale.
Come si vede, un curriculum di tutto rispetto che evidentemente Zingaretti ha deciso di premiare, al di là dei consigli di Fioroni. E, se così fosse, a questo punto la Tuscia rimarrebbe a secco di assessori, giacché – dei dieci previsti nella giunta – solo due (uno per il Lazio sud, l’altro per il Lazio nord) sarebbero i non romani. Al Viterbese resta comunque la rappresentanza di tre consiglieri: Enrico Panunzi e Riccardo Valentini per il centrosinistra, Daniele Sabatini per il centrodestra. Amen.