“Un passo importante in direzione di uno sviluppo della nostra provincia e del Lazio in un momento di grave difficoltà economica, con gli enti locali pressoché privi di risorse”. Così il presidente della Provincia Marcello Meroi e l’assessore provinciale ai Trasporti Luigi Ambrosini hanno salutato la firma del protocollo d’intesa per il completamento del piano strategico dell’Hub portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e del sistema di rete e della logistica, sottoscritto il 24 aprile scorso a Roma alla presenza del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà. Accanto alla firma dei rappresentanti di Palazzo Gentili, l’autografo del sindaco del capoluogo Giulio Marini che non manca di rilevare che si tratta di “un accordo strategico anche per il nostro territorio, frutto di una condivisa e proficua collaborazione istituzionale a vari livelli”
Che cos’è l’hub? Una struttura logistica integrata, fruibile per le esigenze produttive di aree ad alto valore strategico e con forti prospettive di sviluppo, come l’area di Roma e dell’Italia centrale. Il protocollo ha messo in sinergia tanti soggetti istituzionali: la Provincia di Viterbo, insieme alla Regione Lazio, alla Provincia di Roma, ai comuni di Roma, Fiumicino, Civitavecchia, Viterbo, Tarquinia, alle Ferrovie dello Stato, all’Eni, all’Anas, all’Ardis, a Fincantieri, a Grimaldi group, ad Aeroporti di Roma e all’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta è partner nella realizzazione del progetto.
“La firma del protocollo – hanno sottolineato Meroi ed Ambrosini – permette di delineare la cornice istituzionale nell’ambito della quale saranno promossi tutti gli interventi di realizzazione e ammodernamento delle infrastrutture primarie e quelle di collegamento previste per completare e rendere funzionale il progetto dell’Hub portuale di Civitavecchia. Per quanto ci riguarda questo atto assume una rilevanza straordinaria, in quanto va a certificare la necessità di collegare il sistema portuale all’Italia centrale, attraverso il completamento delle infrastrutture e della rete logistica”, a cominciare dalla trasversale Orte-Viterbo-Civitavecchia.
“In effetti – rileva il sindaco Marini -il piano per l’attuazione del secondo lotto delle opere strategiche per il Porto di Civitavecchia, oltre a prevedere il completamento delle infrastrutture da destinare a nuovi attracchi per le unità di crociera di nuova generazione e altri interventi strettamente collegati al porto, prevede anche il completamento del collegamento viario tra Civitavecchia e Orte, attraverso la realizzazione del tratto tra Monteromano e Civitavecchia Nord. Il potenziamento del Porto di Civitavecchia e il completamento della trasversale non possono che agevolare e incrementare il flusso turistico verso la città di Viterbo, con conseguenti ricadute vantaggiose a favore del nostro territorio, sia in termini turistici che economici”.
Già, per Viterbo sarebbe l’ennesima occasione. A patto che i viterbesi sappiano sfruttarla e che anche questa opportunità non faccia la fine del centro fieristico, della città termale e, ahinoi, di quell’araba fenice chiamata aeroporto (di cui almeno adesso nessuno parla più). Ma la futura classe dirigente di questa città (visto che si vanno ad eleggere il nuovo sindaco e il nuovo governo cittadino) ne sarà capace? Per ora val la pena sottolineare che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Quello del porto di Civitavecchia, ovviamente.