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La memoria dell’opera d’arte

Il corso di dottorato in “Memoria e materia dell’opera d’arte attraverso i processi di produzione, storicizzazione, conservazione, musealizzazione” del dipartimento di studi per la conoscenza e la valorizzazione dei beni storico-artistici (Disbec) dell’università della Tuscia ha organizzato (oggi, sala delle conferenze della Fondazione Carivit, palazzo Brugiotti, via Cavour 67) una giornata dal titolo “Memoria a materia: proposte e riflessioni”.

Il programma prevede, dopo il saluto del presidente della Fondazione Carivit Mario Brutti, del rettore dell’Unitus Marco Mancini, del direttore del Disbec Gabriella Ciampi e del direttore del dipartimento di Scienze umanistiche, della comunicazione e del turismo (Disocum) Gaetano Platania, lintroduzione ai lavori da parte del coordinatore Silvia Maddalo, docente di Storia dell’arte medievale del Disocum

Seguiranno le relazioni di Chiara Paniccia (Iacopo Stefaneschi e Piero Cavallini a Santa Maria in Trastevere: immagini scritte, scritture in immagine nel ciclo musivo con la Storie della Vergine);  Jessica Perna (Definizione di gender: il proto-femmimismo nella poesia visiva degli anni Sessanta); Costanza Rapone (Nuove proposte per la circolazione di modelli settentrionali nella Roma Duecentesca: la Bibbia di Vienna); Barbara Drudi (Breve, “ma verdica”, indagine sulla “Rome-New York Art Foundation” e la consulenza di Milton Mendel, Roma 1957-62); Luca Salvatelli (Suggestioni di una libraria cardinalizia di fine Duecento. I codici miniati scientifico-filosofici di Gonsalvo Gudiel).

I lavori riprenderanno poi nel pomeriggio con le relazioni di Daniela Sgherri (Le raffigurazioni del Paradiso e dell’Inferno nella pitture rupestre della Cappadocia. Visioni del presente o fine dei tempi?); Valentina Vacca (Luchino Visconti e Anna Magnani nei ritratti e nei costumi di Leonor Fini); Simona Antonacci (Riviste a Roma 1985-1995, un caso di studio); Elisa Anzellotti: Memoria dell’immateriale: la danza, patrimonio culturale intangibile); Francesca Anzelmo (I soffitti della Cappella Palatina di Palermo e le coperture lignee “islamiche” della Sicilia normanna); Teresa Cicciarella: “Xartwalls”: una serie di carte da parati d’artista (Marburger Tapentenfabrik, 1972). Temi e riflessioni); Lea Mattarella: Artisti e teatro, due casi a confronto: Mario Ceroli e Giulio Paolini).

 

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