Che sia l’ultimo ruggito del gabbiano? O meglio, di Giancarlo Gabbianelli, presidente uscente del consiglio comunale viterbese, il quale ha deciso di appendere la politica al chiodo? Fatto è che il conto consuntivo di palazzo dei Priori sarà l’ultimo atto della consiliatura con Giulio Marini sindaco in quanto – dopo la missiva ultimatum del prefetto di alcuni giorni or sono – Gabbianelli ha deciso di applicare il regolamento alla lettera, convocando per stamattina la seconda commissione consiliare e per domani (in prima convocazione) e dopodomani (in seconda) l’intera assise. Ordine del giorno: approvazione di quel conto consuntivo che era rimasto in un cassetto dopo l’okay dato dall’esecutivo. Una decisione presa con l’accordo della minoranza, ma col parere contrario della maggioranza. E questo la dice lunga su quali siano i rapporti tra alcuni membri del centrodestra a palazzo dei Priori.
Comunque sia, viste le premesse, c’è la possibilità che giovedì si assisterà all’ennesimo show, con l’opposizione pronta a menar duro su ciò che si doveva fare e non è stato fatto (teatro dell’Unione, scuola di Santa Barbara, finanziamenti regionali) e con la maggioranza che ancora una volta sarà costretta a fare il catenaccio. Anche se ormai siamo in piena zona Cesarini. La questione infatti è di lana caprina. Ma se il conto consuntivo non dovesse ottenere i voti necessari per essere approvato, il prefetto dovrebbe sciogliere il consiglio comunale e commissariare il Comune. Il che, a tre giorni dalle elezioni, sarebbe ininfluente. Resterebbe solo lo scorso per Marini e la sua giunta.
Il duce Gabbianelli fa vedere i sorci verdi all’ex autista di Perugi e ai suoi fratelli.