“Lo giuro: io non sapevo che non si potesse”. Oppure: “Sono certo di averlo lasciato quando era consentito. Magari non l’hanno raccolto”. Sono solo un paio delle scuse che alcuni viterbesi hanno accampato a corollario del ricorso presentato contro la multa ricevuta per aver abbandonato i rifiuti (soprattutto l’indifferenziato) al di fuori del calendario prestabilito. A staccarle sono gli uomini dell’apposita task force composta da due agenti della polizia locale e da altrettanti addetti di Viterbo Ambiente. A uno di questi ultimi due spetta il poco piacevole compito di frugare nelle buste abbandonate per strada alla ricerca di indizi utili per identificare il colpevole.
A cosa incontro chi non rispetta le regole? A sanzioni di 25 euro se si tratta di privati cittadini, di 50 per gli esercizi commerciali. Eppure il calendario è lo stesso da un paio d’anni (la raccolta porta a porta ha esordito nel 2011): il martedì tocca alla carta nell’apposito contenitore giallo, il giovedì alla plastica in quello blu, il venerdì al vetro in quello verde. Lunedì, mercoledì e sabato è previsto l’indifferenziato (umido compreso, ancora conferito in discarica). Gli orari pure sono rimasti invariati: dalle 6 alle 8 si può abbandonare l’immondizia fuori dalla porta.
Succede lo stesso che le vie siano piene di buste abbandonate a tutte le ore e preda dei gatti che si divertono a spargerne il contenuto un po’ ovunque. Non solo un ricettacolo d’insetti: d’estate, è da turarsi il naso. Per contrastare il fenomeno, gli uomini della municipale effettuano controlli in borghese. Il punto è che sono sottorganico e non possono fare tutto quello che sarebbe necessario. Ieri pomeriggio, ad esempio, hanno ispezionato le vie limitrofe a Corso Italia, via dell’Orologio Vecchio e piazza san Simeone. Cinque gli incivili individuati. Saranno contattati per notificare il verbale. Se irrintracciabili, la multa sarà inviato all’indirizzo di residenza. Finora, alcuni hanno presentato ricorso al sindaco ma nessuno è stato vinto.