11122024Headline:

Quelli che… parlano (dal 28 aprile al 3 maggio)

merloQuelli che hanno dato corpo alle migliori battute della settimana. Quelli che “Viterbo città turistica non può prescindere dai vigili urbani” (Michele Bonatesta, Insieme per il territorio).

Quelli che “vogliamo esportare il sistema Parma a Viterbo, perché funziona: possiamo prendere il comune di Viterbo e gestirlo nel migliore di modi (Gianluca De Dominicis, Movimento 5 Stelle). Quelli che “la famigliopoli che sta andando in onda in questi giorni non è solo questione di gossip cittadino: c’è di più e di molto peggio: c’è una classe politica incapace di rinnovarsi” (Filippo Rossi, Viva Viterbo).

Quelli che “è antipatico criminalizzare una trentenne (Alessandro Zucchi, ndr) con una storia e una cultura e che magari ha sempre votato centrosinistra in una famiglia di centrodestra. Non credo sia un buon modo di fare giornalismo, è squallido. Se c’è da criticare, va bene, ma farlo per un cognome mi pare eccessivo, dobbiamo crescere anche a livello di comunicazione” (Leonardo Michelini, Oltre le mura).

 Quelli che “Quattordici candidati sindaco sono molti, i saranno tante delusioni, molti non ce la faranno; diversi sostengono d’arrivare al ballottaggio, ma penso che più di uno abbia fatto calcoli troppo affrettati; il mio poi non è un giudizio: con seicento candidati e 14 aspiranti sindaci, è matematica”. (Giovanni Arena, Pdl). Quelli che “vuol dire fare ascensori da Faul a piazza del Sacrario: che facciamo con gli ascensori se non c’è niente da vedere? (Emanuela Dei, S9olidarietà cittadina).

Quelli che “ho letto che Zucchi esce dalla porta e rientra dalla finestra: ritengo che questa affermazione non abbia alcun senso poiché io e mio padre siamo due persone distinte, accomunate dalla passione verso la politica, ma con idee e posizioni diverse, non posso rientrare dalla finestra perché non ho mai varcato la porta della politica. (Alessandra Zucchi, candidata lista Oltre le mura).

Quelli che “l’ideale sarebbe che i candidati a sindaco meno chiacchiere e distintivo, come diceva De Niro-Al Capone in un famoso film (Gli intoccabili, 1987, regia di Brian De Palma, ndr).” (Francesco Mattioli, ordinario di Sociologia visuale all’Università di Roma La Sapienza).

Quelli che “il lavoro continua a non essere al centro dei programmi dei candidati a sindaco” (Giancarlo Turchetti, segretario provinciale della Uil).

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