Antonio Poli: 27 anni, tenore, metà viterbese e metà canepinese. Kiko Franklin Canela: 24 anni, mestre (maestro) di capoeira, metà viterbese e metà brasiliano. Cittadini del mondo, ma tesori viterbesi, anche se poco conosciuti al vasto pubblico cittadino. Un’amicizia adolescenziale nata sotto il segno della capoeira, che prosegue ancora oggi nei pochi momenti in cui si ritrovano – entrambi – a Viterbo.
In questo momento Antonio è al festival di Glyndebourne – in Inghilterra – dove sta interpretando il Falstaff per 22 repliche. Poi andrà a Berlino, Chicago, Tokyo. Insomma, in giro per il mondo
Kiko è a Viterbo, ma è fresco reduce dalla conquista della medaglia di bronzo ai mondiali di capoeira – arte marziale brasiliana, una lotta nascosta nella danza – di Baku (Azerbadjan), magistralmente allenato dal padre, il grao mestre Floriano Canela.
È bello pensare ad entrambi come ad ambasciatori di Viterbo nel mondo, molto più considerati all’estero che in patria. Purtroppo.
Per quel che mi riguarda, è ancora più bello pensare ad uno – Antonio – come la più bella scoperta del Mini Festival di Viterbo, attualmente presidente di giuria, e all’altro – Kiko – come ad uno dei più applauditi ospiti della serata finale del Mini Festival stesso, nel febbraio scorso a Fabrica di Roma.
Sarà che ci sappiamo fare ad individuare talenti, ma la cosa mi riempie di gioia. Mi piacciono i tesori nascosti, ma ci piacerebbe di più se anche la nostra città se ne accorgesse e ne fosse fiera.
Non ci mancava proprio il Filippo Rossi da Trieste “de sinistra”.