“Sventato il rischio esodati per gli installatori. Il decreto legge in materia di efficienza energetica, varato dal Consiglio dei ministri, consente a tutti coloro che installano impianti nel campo delle energie rinnovabili di continuare a lavorare e di accedere alla qualificazione automatica grazie all’esperienza professionale maturata. E’ un risultato importante, frutto della nostra determinazione”. Lo afferma Cna Installazione Impianti di Viterbo e Civitavecchia, il cui responsabile, Maurizio Mancini, ha anche partecipato, lo scorso 15 maggio, a Roma, con una delegazione di artigiani, alla manifestazione unitaria promossa per richiedere la modifica dell’articolo 15 del decreto legislativo 28/2011 sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili.
In base alla formulazione di quest’ultimo, dal prossimo 1° agosto, al 40 per cento degli installatori in attività non sarebbe stata riconosciuta la elevata qualificazione professionale acquisita in anni di lavoro nel settore, con la conseguenza di una situazione ad altissimo rischio per la sopravvivenza di almeno 80 mila imprese a livello nazionale. Il dispositivo prevedeva, infatti, che la qualifica di responsabile tecnico per l’attività di installatore di impianti da fonti rinnovabili potesse essere conseguita solo dai soggetti in possesso di uno dei seguenti requisiti: laurea in materia tecnica specifica; diploma di scuola secondaria e almeno due anni di inserimento in azienda; titolo di formazione professionale e almeno quattro anni di inserimento in azienda.
“La Cna ha subito denunciato la grave discriminazione nei confronti di responsabili tecnici di comprovata esperienza. Non è stato facile giungere a un esito positivo. Abbiamo saputo convogliare verso questo problema l’attenzione di deputati e senatori delle diverse forze politiche, che hanno esercitato, a loro volta, una forte pressione nei confronti dell’esecutivo per la modifica dell’articolo 15”, commenta Mancini.
Nel decreto legge approvato, ci sono altri due provvedimenti di grande interesse per la categoria. All’articolo 14, si prevede il potenziamento dell’attuale regime di detrazioni fiscali del 55 per cento per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (in scadenza al prossimo 30 giugno), che viene innalzato alla quota del 65 per cento, concentrando la misura sugli interventi strutturali riguardanti l’involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia. All’articolo 16, poi, si determina l’innalzamento delle soglie di detrazione Irpef al 50 per cento (dall’ordinario 36), fino al 31 dicembre 2013, per le spese per ristrutturazioni edilizie con un tetto non superiore a 96.000 euro (48.000 euro a regime ordinario) per unità immobiliare.
Queste misure, sollecitate dal mondo imprenditoriale, potranno contribuire al rilancio di comparti strategici per la crescita sostenibile.