Quelli che il 27 maggio hanno commentato il responso delle urne delle amministrative per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale del capoluogo. Quelli che hanno gioito, avendo vinto. Quelli che hanno sorriso a mezza bocca, essendo andati così così. Quelli che si sono accontentati nella considerazione che poteva andare peggio. Quelli che ancora stanno smoccolando, ché (ahiloro) sono stati trombati di brutto.
Quelli che “è andata bene! Non benissimo! Non come sognavamo, ma comunque uno straordinario risultato politico!” (Filippo Rossi, Viva Viterbo)
Quelli che “paghiamo la campagna stampa contro di noi a livello nazionale” (Gianluca De Dominicis, Movimento 5 Stelle).
Quelli che “sapevamo dai sondaggi di essere sotto, ma siamo sicuri di ribaltare la situazione al ballottaggio” (Giulio Marini, Pdl)
“Ragazzi, per chi vuole cambiare questo sistema che ci ha tolto il futuro e vuole farlo rapidamente, questi risultati un po’ ci deludono” (Stefano Scatena, Movimento 5 Stelle).
“Dai dati pervenuti non entriamo in consiglio per circa 90 voti … quando si dice “per un punto martin perse la cappa”. grazie comunque a tutti coloro che ci hanno sostenuto” (Andrea Scaramuccia, La Destra).
“Considerando il risultato generale, quello personale e’ stato discreto-mediocre. Poiché non tutti i mali vengono per nuocere, posso serenamente affermare che tornerò a tempo pieno a fare il padre, il marito, l’assicuratore” (Andrea Marcosano, ex consigliere del Pdl).
Quelli che “la trasparenza, la partecipazione e l’apertura sono soltanto ricordi del passato: addio Movimento 5 Stelle, l’ultimo capitolo lo avete scritto voi” (Maria Chiara Brenciaglia, M5S).
Quelli che “grazie Viterbo per lo splendido risultato; avere l’8% dopo appena 5 mesi è un risultato straordinario soprattutto perchè per altri oggi è finito un percorso, per noi invece inizia un cammino che spero sia ricco di successi e soddisfazioni” (Paolo Bianchini, Fratelli d’Italia).
Quelli che “miei sono 344 voti reali; che posso andare ad abbracciare ad uno ad uno chi me li ha dati e dire: grazie. Questa è la vera soddisfazione; al lavoro e alla lotta ed ora finalmente posso tornare ad essere una persona polemica. Amen” (Melissa Mongiardo, Pd)
“Da domani cominceremo a lavorare per il secondo turno, tenendo sempre a mente l’obiettivo di condividere e aggregare, e non dividere, ma con la consapevolezza anche di non commettere errori di valutazione nelle alleanze”. (Leonardo Michelini, Oltre le mura).