28032024Headline:

Esattorie, Michelini va in Procura

Il sindaco e la giunta

Il sindaco e la giunta

Esattorie Spa, Michelini si rivolge alla Procura. Questa mattina l’avvocato Alessandro Diddi, incaricato dal Comune di seguire l’intricatissima vicenda della società in fallimento, si presenterà alla polizia giudiziaria per annunciare l’esposto che verrà consegnato nei prossimi giorni nelle mani del procuratore capo, Alberto Pazienti.

Non solo: per recuperare la polizza fideiussoria di tre milioni di euro, a copertura parziale del debito (che secondo la spa è di 4.453.617 ma sulla cui entità Palazzo dei Priori sta facendo ancora verifiche), ieri si è proceduto col decreto ingiuntivo contro Atradius Credit Insurance. La compagnia assicuratrice è stata diffidata dal pagare proprio da Esattorie, che vanterebbe a sua volta crediti nei confronti del Comune, a cui però non risultano. Eppoi, secondo l’assicurazione l’ente sarebbe corresponsabile dell’ammanco, almeno per non aver vigilato. Sono le principali novità emerse ieri pomeriggio nel corso del consiglio comunale aperto sull’affaire Esattorie spa.

“Abbiamo voluto – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Luisa Ciambella – tutelare l’ente in ogni forma e luogo, arrivando a formalizzare il decreto ingiuntivo per escutere la polizza fideiussoria. Inoltre, come consigliato dal legale di fiducia, della vicenda Esattorie sarà informata la magistratura ordinaria e contabile per tutelare l’ente”. Ma c’è dell’altro: visto che la società che riscuoteva tributi e multe per il Comune sino a metà giugno è in concordato, la giunta ha nominato un avvocato esperto in diritto fallimentare.

La scelta di rivolgersi alla Procura, sebbene nessuno abbia rivolto aperte accuse alla precedente giunta Marini, di fatto porterà gli investigatori a spulciare tutte le carte relative all’affidamento e alla gestione del servizio di riscossione dal 2007 (quando Esattorie si occupava solo del coattivo) sino a un mese fa. Se verranno verificati atteggiamenti impropri, è la logica della nuova maggioranza di centrosinistra, si sappia che sono tutti imputabili ai predecessori.

La decisione vuole però mettere anche in sicurezza, per quanto possibile oramai, le casse dell’ente. “Data l’entità dell’ammanco dovuto alle somme riscosse per conto dell’ente ma mai versate – ha ammesso Ciambella – i risvolti negati con i relativi rischi per il futuro bilancio dell’ente potrebbero essere non secondari”.

Novità sul fronte della riscossione: il servizio di pagamento spontaneo di tasse e multe continuerà a essere garantito dagli uffici del Comune, che saranno potenziati con trasferimento di personale da altri servizi dell’ente. Per il coattivo, invece, visto che da oltre un mese nessuno a  Viterbo riscuote le somme non pagate in tempo dai cittadini, l’ente è corso ai ripari: “Affideremo il servizio direttamente a Equitalia, nell’attesa di espletare la gara come previsto dalla legge. Abbiamo dovuto scegliere Equitalia perché la concessionaria di Stato è quella che offre maggiori garanzie”, ha spiegato Ciambella.

Resta aperto il fronte occupazione: la giunta Michelini guarda con attenzione al decreto del fare in discussione in questi giorni. La strada indicata dal Governo Letta è quella della creazione di un consorzio nazionale tra i 4.200 Comuni italiani al momento in difficoltà con la riscossione perché le convenzioni per legge sono scadute a fine giugno. “Solo questa soluzione – ha concluso Ciambella – ci consente una possibilità seria e concreta di garantire gli ex dipendenti di Esattorie. La strada del consorzio locale è impraticabile: servirebbero tra i 5 e i 7 milioni di euro per il capitale sociale iniziale e nessuno li ha”.

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15   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Si attende ancora la battuta sagace e furbetta dell’ex autista di Perugi ed ex sindaco. E’ rimasto a corto di battute? Allora vorrà dire che ci penserà la Procura della Repubblica a rendere di nuovo loquace questa nullità non più in carriera.

  2. Giorgio Molino ha detto:

    La seduta del consiglio comunale di ieri, oltre alle magagne della società Esattorie, ha rivelato una realtà di non poco conto. Quale? Ma l’aumento, in maniera addirittura esponenziale, delle teste lucide tra i nostri politici e politicanti. Ieri è infatti brillata, tra gli scranni sordidi e grigi di Palazzo dei Priori, quella del coldiretto per diletto Paolo Simoni. Veda di essere all’altezza almeno d’un Riccardo Valentini (la testa più lucida della Regione Lazio), caro Simoni, ci attendiamo grandi cose da lei. Con quella testa lucida può dire e fare tutto quel che vuole.

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