Da quello che si è capito il presidente della Provincia Marcello Meroi è stato fatto oggetto di tanti avvertimenti. Lo hanno avvertito quelli dell’Udc (Felice Casini e Francesco Bigiotti), nonché il consigliere Marco Torromacco che hanno chiesto a gran voce la testa di Giammaria Santucci (“pessimo assessore alla viabilità”, secondo l’aurea definizione di Bigiotti) che essendo leader della lista civica FondaAzione con l’Udc non ci azzecca più. Da quello che si è capito l’ex golden boy della politica viterbese, diventato nel frattempo consigliere comunale di minoranza, dovrebbe essere sostituito nell’esecutivo di via Saffi da Paolo Barbieri, ritenuto forse più portato a tappare tosto le buche disseminate sulle strade provinciali.
Da quello che si è capito anche quelli di Fratelli d’Italia hanno alzato la voce e hanno invitato (Gianluca Mantuano dixit) il capo di palazzo Gentili a imprimere una scossa all’istituzione, nonché un’azione più concreta da qui alla fine della legislatura, pur mandando a dire che “non vogliamo sollevare un polverone per avere in cambio chissà cosa, per esempio le solite poltrone: lo facciamo perché crediamo che quello che proponiamo sia doveroso da attuare”.
Da quello che si è capito non c’è due senza tre. Onde per cui prorompe sulla scena di via Saffi anche il Comandante (alias Piero Camilli, presidente del consiglio provinciale e sindaco di Grotte di Castro) che, secondo talune gazzette digitali molto informate, “scalpita e alza la voce”. Anzi, ha deciso di togliere il disturbo.
Motivo? L’idea che palazzo Gentili sia una sorta di ufficio di collocamento non gli garba punto, considerando che per un eventuale rimpasto di giunta “serve gente con delle specificità, gente che sappia dare qualcosa alla provincia”, non senza aggiungere “non si può solo pensare di mettere questo al posto di quello, perché se deve essere così è meglio andare a casa”.
Da quello che è capito il presidente della Provincia è in meditazione e farà conoscere i suoi intendimenti nelle prossime ore.
Povero Marcellino, che giornate d’angoscia. E’ assolutamente consapevole che lui comanda, ma sono gli altri a prendere le decisioni.
Meroi, ovvero le grottesche giravolte d’un ex Finiboy.