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Sabatini: “Nel Pdl vanno superate le beghe”

Daniele Sabatini

Daniele Sabatini

D’accordo, non saranno i Rolling Stones, e però la tournée dei nove consiglieri regionali del Popolo della Libertà può far tremare persino una locazione austera come la Domus La Quercia. Ore 18, oggi, i nove di cui sopra (in ordine alfabetico: Abbruzzese, Aurigemma, Cangemi, De Lillo, Di Paolo, Gramazio, Palozzi, Sabatini e Simeone) fanno tappa a Viterbo, terza fermata del tour di cui sopra, che ha già toccato Rieti e Frosinone e che poi arriverà anche a Latina. “E ovunque siamo stati – dice il padrone di casa Daniele Sabatini – abbiamo registrato un clima positivo, gli apprezzamenti della gente, il riscontro che c’è voglia di ascoltare e di ripartite”. Nonostante tutto, e cioè nonostante le sconfitte in serie, a livello regionale (prima la Pisana, poi il Campidoglio) e ancora di più a livello locale, dove la debacle comunale a Viterbo ha assunto addirittura le sembianze della disfatta epocale. E come se non bastasse, anche in Provincia – Fortezza Bastiani da difendere all’ultimo sangue – si balla la rumba, con la mezza crisi della Giunta Meroi.

E dunque, dietro al titolo dell’incontro  “Il Bluff della Giunta Zingaretti – Dal territorio idee e proposte per il Lazio”, vale la pena individuare anche la sostanza che riguarda il Pdl viterbese. Come uscire dal tunnel il prima possibile, salvando Palazzo Gentili, presentandosi in ghingheri alle amministrative dell’anno prossimo (si voterà in 27 comuni della Tuscia) e nel frattempo costruire un’opposizione credibile e autorevole nel capoluogo, per puntare a riprendersi palazzo dei Priori quando sarà il momento.

Sabatini, che per inciso è l’unico pidiellino parte da lontano per indicare la strada da seguire: “Questa serie di incontri dimostra una cosa. Dimostra che nove consiglieri, seppure di opposizione, si mettono a disposizione del territorio. Insieme, uniti, accantonando le divisioni geografiche, visto che ci sono rappresentanti eletti in tutte le province, ma anche quelle di correnti, perché va detto con onestà anche questo. Questo per quanta riguarda il discorso squisitamente politico. Poi c’è una questione tecnica, visto che ognuno di noi ha competenze specifiche e diversificate, e dunque può soddisfare qualsiasi esigenza dei cittadini, e degli amministratori locali, a partire magari da sindaci”.

Da qui, la questione locale, visto che il Pdl nella Tuscia è malato e deve trovare una cura: “Già l’adesione del gruppo consigliare in Comune, a questo evento, è importante. Mi auguro che dall’incontro di oggi possa nascere un momento di sintesi di tutti gli incontri positivi svolti nei paesi, in provincia. Ma che soprattutto segni una discontinuità con le polemiche, le beghe interne, di palazzo e quasi sempre dovute a ragioni personali. Ecco, se lo spirito che muove questa iniziativa, lo spirito di unione e armonia che ha messo insieme noi consiglieri regionali, potesse essere preso d’esempio anche a livello locale, credo che potrebbe nascere una nuova stagione proficua, e senza divisioni, ripicche o giochetti vari”.

Questa la speranza di Sabatini. Questo il messaggio. Questa la possibile soluzione di tanti impicci che affliggono il partito qui, e oggi. Ma dall’altra parte ci sarà qualcuno pronto a raccoglierlo?

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15   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Il Sor Sabatini, con quella faccia un po’ così, farebbe bene a godersi l’ancora pingue indennità da consigliere regionale e non rompere i c. più di tanto. Ma evidentemente ambisce a più alti e meglio retribuiti laticlavi. Se ce l’ha fatta una nullità come l’ex autista di Perugi – questo il suo ragionamento – anch’io devo piazzare assolutamente il deretano a Montecitorio o a Palazzo Madama. E i cittadini pagano tante tasse per essere maltrattati da questa casta cialtrona e autoreferenziale. Ci vorrebbe una rivoluzione, ma vera, per spazzarli via tutti una volta per sempre. Per adesso, godiamoci lo stolto cabaret di Sabatini & Co. e facciamoci qualche amara risata.

  2. Giorgio Molino ha detto:

    Caro (riferito all’indennità, pagata da tutti noi, come consigliere regionale) Sor Sabatini,

    purtroppo per me, non sono più tanto giovane e, avendole viste tante anzi troppe, guardo alle cose, in primis della cosiddetta politica, con un certo distacco e una
    giusta dose di cinismo. Nella sua sbrodolante replica lei si dipinge come una
    sorta di demiurgo, attento e partecipe a tutte le problematiche che riguardano
    la nostra provincia. Purtroppo per lei, leggo simili ovvietà da quando avevo i
    calzoni corti, e quindi le accolgo con uno scetticismo all’ennesima potenza. Un
    solo consiglio mi sento di darle: stia attento a come si muove, che fare la fine
    dei vari Piccolo e Fiorito non è poi tanto difficile, specie per i rampanti come
    lei. Da parte mia, non le lesinerò certo un par d’arance.

    Saluti sui generis.

    Giorgio

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