Ugo Sposetti non ci sta. Esser tirato in ballo in questa vicenda che vede indagato Paolo Gianlorenzo per una serie di reati pesantissimi proprio non gli va giù. “Le carte su Lusi? – dice al telefono – Io non le ho, non le ho mai avute e quindi non le ho date a nessuno. Essere stato citato in questa storia – prosegue – mi ha dato molto fastidio, perché non è vero proprio niente. E poi voi (riferito ai giornalisti) avete sempre detto che Gianlorenzo è una persona inattendibile e adesso gli date credito”.
Il problema però, è che certe affermazioni non sono del giornalista viterbese, bensì del vice questore Federico Zaccaria, che ha stilato il rapporto per la Procura. “Si dà atto altresì che, nel corso dell’attività di ascolto dell’utenza in nuso all’indagato Paolo Gianlorenzo – scrive l’investigatore – è stato accertato che questi intrattiene rapporti con il senatore Ugo Sposetti: in particolare – prosegue la nota – in alcune telefonate si apprende che l’onorevole Sposetti è in possesso di un dossier che riguarda la vicenda Lusi del partito della margherita; tale circostanza trova riscontro in alucne telefonate successive intercorse con il giornalista Gianmarco Chiocci, collaboratore del quotidiano “Il Giornale”, al quale propone del materiale relativo a tale vicenda, asserendo che gli è stato fornito dal senatore Ugo Sposetti (telefonata del 10 marzo 2012, alle ore 17,29)”.
Ma Sposetti non si scompone e replica: “Non conosco quella nota, non l’ho letta e non la voglio neanche leggere. Non so quello che c’è scritto e neanche mi interessa. Però mi chiedo: se sono state intercettate quelle telefonate da cui risultava che io avevo il dossier su Lusi, perché la Procura di Viterbo non ha avvertito quella di Roma che stava indagando proprio su quella vicenda? E perché nessuno è venuto a cercarmi?”.
L’onorevole si lascia poi andare a una confidenza. “Sul caso Lusi io all’epoca fui sentito come teste. Del resto, era ovvio che con lui avessi avuto a che fare quando Ds e Margherita si unirono nel Pd. Ma fu un colloquio avvenuto nella massima riservatezza (nessun giornale ne parlò) e molto tranquillo e sereno. Insomma, un atto dovuto da parte del magistrato, senza strascico alcuno”.
Nell’informativa del vice questore Zaccaria si parla però di due incontri tra Sposetti e Gianlorenzo: “Si fa notare – è scritto – che in data 11 marzo 2012 Paolo Gianlorenzo incontra il senatore Ugo Sposetti in un bari sito in via Carlo Cattaneo a Viterbo. Durante tale incontro Paolo Gianlorenzo chiama Gianmarco Chiocci e nel contesto della telefonata, in intercettazione ambientale, si sente la voce di Ugo Sposetti”. Poi Zaccaria prosegue: “La documentazione relativa alla vicenda Lusi verrà verosimilmente consegnata a Paolo Gianlorenzo dal senatore Ugo Sposetti in data 15 marzo 2012. infatti, in tale giorno i due si incontrano nei pressi del Parlamento. A riscontro di ciò – conclude la nota – Paolo Gianlorenzo lo stesso giorno chiama il direttore del Nuovo Corriere Viterbese al quale comunica che il giorno successivo il settimanale L’Espresso farà a pezzi l’onorevole Rutelli per il suo coinvolgimento nella vicenda Lusi”.
Ma Sposetti tiene il punto: “Quel giorno – dice – ero alla libreria Feltrinelli a presentare un libro”. Amen.
Caro Sposetti, si rassegni: per taluni solo le parole di Peppe Bucia (nomen omen) sono degne di fede.