27072024Headline:

I consigli dei veterinari agli studenti

Una veduta di Tarquinia

Una veduta di Tarquinia

Scegliere in maniera consapevole e critica ciò che si mangia e alimentarsi in modo corretto e salutare. Questi sono gli obiettivi legati al percorso didattico di educazione alla salute, rivolto agli alunni della scuola secondaria di primo grado, che il Servizio veterinario della Ausl di Viterbo, area Ispezione alimenti di origine animale, ha realizzato in collaborazione con l’istituto comprensivo statale “Ettore Sacconi” di Tarquinia, nel corso dell’anno scolastico appena concluso. L’iniziativa ha coinvolto 266 alunni. Il progetto, denominato “Comportamenti errati dell’alimentazione rispetto ai bisogni dell’età, del sesso e delle caratteristiche del proprio corpo, associata a scarsa attività fisica, in ragazzi di età compresa tra gli 11 ed i 14 anni”, ha puntato alla divulgazione di semplici regole, trasmettendo le informazioni basilari riguardanti la vita quotidiana e una corretta alimentazione.

Il successo del percorso si deve alla forte sinergia che si è verificata tra gli operatori della Ausl e il corpo docente dell’istituto Sacconi, sostenuto in maniera convinta dal dirigente scolastico Enrico Maria Contadini. Per Vincenzo Presciutti, responsabile del progetto per la Ausl, e per Giuseppe Micarelli, direttore dell’Area ispezione degli alimenti, la scuola rappresenta: “Uno dei setting chiave nella promozione della salute”. “Una scuola che promuove salute – commentano – è quella che offre ai ragazzi la possibilità di conoscere i fattori che determinano il loro benessere fisico e che fornisce gli strumenti necessari per migliorarlo. Sviluppare le capacità di apprendimento e di giudizio, contribuisce a fornire ai ragazzi sostegni utili al fine di prendere decisioni consapevoli”. Per la Ausl di Viterbo, oltre a Vincenzo Presciutti e a Giuseppe Micarelli, hanno partecipato la biologa Carmela Mariano e il medico Roberto Catasca, entrambi del Servizio di igiene pubblica.

Quanto ai risultati raggiunti, dalla verifica finale, rispetto alle aree relative alle competenze e alle conoscenze, a cui sono stati sottoposti i ragazzi di Tarquinia, è emerso che per le classi prime le risposte giuste alle domande sono state il 78%. Per le seconde si è arrivati all’80%. Buoni punteggi hanno ottenuto anche le risposte registrate in merito al gradimento dell’iniziativa e al coinvolgimento delle famiglie, con il 91% dei ragazzi delle classi prime che ha riferito o commentato gli argomenti scolastici a casa con i genitori o con i nonni. Nelle classi seconde lo ha fatto l’88% degli studenti.

“L’obiettivo più rilevante del progetto, quello dell’attivazione di comportamenti corretti nei confronti delle scelte alimentari – commenta Vincenzo Presciutti – dunque è stato raggiunto. Abbiamo, infatti, osservato un cambiamento nella consapevolezza e nell’atteggiamento in merito alla relazione che i ragazzi hanno voluto stabilire con gli alimenti e, in generale, con la loro alimentazione. Questo è, per tutti gli operatori che hanno collaborato al percorso didattico, motivo di grande soddisfazione”.

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