Secondo l’Assoturismo e tutte le categorie del turismo della Confesercenti servono interventi rapidi – visto anche il perdurare della crisi ed il calo del fatturato nel settore – per tornare a essere competitivi e rappresentare, a livello nazionale e locale, una destinazione più ambita soprattutto per il mercato straniero ed aiutare la ripresa delle vacanze degli italiani e del mercato interno. Saranno 14 milioni gli italiani in vacanza nel mese di agosto. Secondo la ricerca di Confesercenti-Swg quasi la metà di essi ci rinuncerà, con circa 5,4 milioni la stima del calo di turisti nostrani rispetto al 2012. L’indagine rivela un’Italia avvitata su se stessa, diffidente, decisa a risparmiare, a ridurre i budget di spesa, a contrarre le giornate di vacanza e a tagliare le spese. La sofferenza del mercato interno ovviamente è destinata a ripercuotersi sull’industria turistica con una perdita stimata, per la stagione 2013, di 2,7 miliardi di euro di fatturato. Notizie preoccupanti anche per l’occupazione stagionale, per cui si prevede un calo di 250-300 mila unità.
Mete più vicine, vacanze più brevi (per quanti potranno permetterselo), meno week-end al mare (che continua ad essere la destinazione preferita), in montagna o al lago: la mappa delle ferie degli italiani è un campo di battaglia in cui il nemico principale si chiama risi economica. La preoccupazione maggiore viene dagli operatori turistici, e consiste nella perdita consistente di fatturato, di valore aggiunto e di occupazione.
L’aumento dei costi e delle tariffe non consente alle nostre imprese ricettive, che peraltro nella maggioranza dei casi hanno riportato i prezzi al valore del 2008, di attuare forti sconti o di operare con decisione attraverso politiche promozionali. Politiche di pricing – come pacchetti e sconti per chi prolunga il soggiorno – vengono attuate dalla maggioranza delle imprese ricettive, nonostante il tasso di occupazione camere sia in calo sullo scorso anno. Nel Lazio per il mese di agosto gli operatori prevedono un meno 4% delle prenotazioni sul 2012.
Dall’indagine realizzata nel mese di luglio da Assoturismo a Viterbo risulta invece una diminuzione del 10% sul numero delle prenotazioni, con un calo delle presenze interne a favore di un leggero aumento delle presenze estere. Le regioni italiane che veicolano i maggiori flussi turistici nella provincia di Viterbo sono le regioni del centro nord con una grosso movimento turistico interno (dalle altre provincie del Lazio). A livello di flussi esteri il primo mercato a generare arrivi è quello tedesco seguito dall’Olanda, anche se nella zona del lago di Bolsena il primo mercato è proprio quello olandese. Resta preoccupante il calo del fatturato (previsto intorno al 15/20% rispetto allo scorso anno) che facilmente potrebbe portare ad ulteriori chiusure delle imprese del settore. Crolla anche il volume d’affari del turismo sociale e associato, un settore che pure evidenziava previsioni di crescita abbastanza consistenti. I giovani e gli anziani quindi sono i soggetti che maggiormente rinunceranno alle vacanze proprio perchè i più colpiti dalla crisi. Complessivamente, le previsioni sull’estate 2013 e il consolidarsi tra gli italiani della tendenza a ridurre le vacanze brevi, ovvero quelle che si fanno fuori stagione, indicano che alla fine dell’anno il bilancio sarà negativo.
In questa situazione s’inseriscono tutta una serie di iniziative strategiche che Assoturismo sta per lanciare: dai pacchetti turistici destinati al mercato estero con un abbattimento dei costi del viaggio, ai workshop turistici tematici e di settore (Visituscia e BTSA). L’idea di base è quella di promuovere e commercializzare le potenzialità della provincia di Viterbo, ricca di bellezze e attrazioni turistiche non comuni, con opportune strategie di marketing mirate sia al pubblico che al privato. Altra iniziativa è quella della card turistica della provincia di Viterbo che attualmente sta raccogliendo le adesioni al circuito e che vede Assoturismo e la Provincia come partner di ST Sinergie Srl, titolari del progetto. La card turistica della provincia di Viterbo (Tuscia Unicard), in particolare, si pone come uno strumento strategico molto importante, frutto di un partenariato pubblico-privato. La card, gratuita, permetterà ai turisti di scoprire il territorio della Tuscia con tutte le sue ricchezze. Obiettivo dell’iniziativa è la costruzione di un circuito turistico-commerciale offrendo tutta una serie di promozioni e servizi ai fruitori della card stessa. Del circuito possono far parte gli Enti pubblici, le imprese dei settori: turistico, enogastronomico, artigianato e le attività commerciali in genere.