Habemus papam. Anzi, habemus assessorem. Questa mattina alle ore 9,30 in punto il sindaco Leonardo Michelini annuncerà il nome dell’ottavo componente del suo esecutivo (“Così dopo comincerà subito a lavorare” dice) che – come ormai tutti sanno – è stato individuato da giorni in Tonino Delli Iaconi, fresco pensionato di Confindustria, dove ha svolto per decenni il ruolo di direttore dell’associazione viterbese.
Una nomina sofferta quella di Delli Iaconi, che ha trovato resistenze non tanto nel partito, quanto nelle associazioni di categoria (Federlazio in testa) che hanno visto in quel nome la possibilità di un’occupazione di potere da parte dell’organizzazione concorrente. Un dubbio che lo stesso Delli Iaconi si affretta a smentire: “Non era nei miei programmi e non me l’aspettavo nemmeno. Ero appena tornato dal Costarica (dove ha una casa, ndr) e mi apprestavo al passaggio di consegne con David in Confindustria quando sono stato avvicinato da un esponente del Pd che mi ha fatto la proposta. Sono caduto letteralmente dalle nuvole, poi ho risposto: ‘Se il sindaco me lo propone, ci penserò’. Dopodiché è cominciato il balletto”.
Una telenovela che fortunatamente è durata solo pochi giorni. Nel Pd c’è stato qualche mal di pancia (a un certo punto, oltre a quello di Martina Minchella, era spuntato anche il nome di Andrea Egidi, si dice sponsorizzato niente meno che da Nicola Zingaretti), poi la forte presa di posizione delle associazioni di categoria. Che hanno detto di contestare il metodo quanto meno per salvarsi l’anima.
Alla fine comunque è arrivata la decisione e stamattina ci sarà la benedizione ufficiale: “Non sono un politico – ha tenuto a precisare Delli Iaconi – ma un tecnico, e come tale mi comporterò, senza preclusioni per nesssuno”. Neanche per Federlazio? “Soprattutto. E poi, con Rino Orsolini ho un ottimo rapporto”.
Un sospiro di sollievo lo ha tirato anche Francesco Serra, cui la carica era stata offerta sin dall’inizio, ma che aveva gentilmente rifiutato. Lui adesso potrà tranquillamente continuare a fare il cardiologo a Belcolle, in attesa di spiccare il volo da qualche altra parte (e chi vuole capire, capisca).
l’unica cosa buona, qui, è la fotografia con la sigaretta in bocca, sberleffo all’ecologicamente corretto, e metafora del fumo proveniente dall’ amministrazione.
La flatulenza dell’elefantiaco Peppe Bucìa ha partorito l’assessore amico di tutti (i politici e i potenti). Siete tutti invitati a una una festa coprofaga in una bella villa (in parte abusiva, ma così è la vita) zona San Martino.