27072024Headline:

Dimissioni di massa: i non eletti non sperano

aula della cameraIl bello, cioé il brutto, della politica italiana è che fa diventare possibili anche gli scenari più assurdi. Basta poco: qualche giorno, qualche polemicuccia nei talk show, qualche cena organizzativa di partito. E così accade che i parlamentari del Pdl annunciano le dimissioni in massa se il 4 ottobre la Giunta per le elezioni voterà la decadenza da senatore di Berlusconi. E mentre il premier Letta s’arrabbia (“Così hanno umiliato l’Italia”), e il presidente Napolitano cerca di salvare il Governo, almeno in calcio d’angolo, qualcuno comincia a ragionare sugli scenari. Uno, in particolare: se le dimissioni si concretizzassero e non si andrebbe al voto anticipato (Napolitano non lo vuole), bisognerebbe rimpiazzare i deputati pidiellini dimessi con altri. Da scegliere nella lista dei non eletti: la classica surroga prevista dalle leggi. Fantascienza? Forse, ma come detto, non va sottovalutata la straordinaria imprevedibilità (schizzofrenia? autolesionismo? funambolismo?) dell’italica politica.

E così, anche nella Tuscia i non eletti potrebbero trovarsi tra una decina di giorni a Montecitorio, catapultati in aula come conseguenza – una delle tante, la più concreta – della clamorosa protesta dei loro colleghi di partito. Alla Camera, la questione riguarda da vicino Francesco Battistoni, Alessandro Cuzzoli e Sandrino Aquilani. Al Senato, Laura Allegrini e Paolo Equitani. Tutte facce che erano state candidate dal partito in posizioni scomode, più o meno lontane dalla soglia di elezione, e che avevano comunque accettato senza fiatare, per spirito di servizio. Adesso potrebbe arrivare questo premio, sempre che si consideri “premio” lo sbarco in Parlamento, con tutto il caos che c’è.

Francesco Battistoni

Francesco Battistoni

“Mi sembra uno scenario lungi da venire – ragiona Francesco Battistoni, che nello scorso febbraio sfiorò comunque l’entrata dalla porta principale – Mi sembra che si tratti solo di una protesta clamorosa, di un atto politico, ma da qui a pensare alle surroghe ce ne corre. Anche perché poi le richieste di dimissioni dovranno eventualmente essere discusse una ad una, come prevede il regolamento, con conseguenti tempi biblici. L’unica cosa certa è che stiamo vivendo un momento di grande caos”. Ma Battistoni cosa farebbe, se si arrivasse allo scenario estremo dei “rimpiazzi”? “Di sicuro ci saranno delle indicazioni di partito, ma ripeto: credo che la cosa sia di difficile attuazione” risponde l’ex consigliere regionale.

Sandrino Aquilani

Sandrino Aquilani

Poi ci sono quelli che neanche lo sapevano. Tipo Sandrino Aquilani. Il sindaco di Vetralla fa finta di non capire: “Dice che potrei entrare in Parlamento? Ah, sì? Non ci avevo proprio pensato – scherza Aquilani – La situazione è molto confusa, e mi auguro che si trovi il modo per risolverla, anche se ci credo poco. D’altronde, questo è il risultato delle ultime elezioni, che nessuno ha vinto. Non c’era una maggioranza, e si è voluto crearla a tavolino, senza chiarezza. Questo Governo avrebbe dovuto fare quelle cose condivise dai programmi di entrambi gli schieramenti, cambiare la legge elettorale e lasciare: non è stato fatto nulla di questo, si è preferito spendere il tempo a litigare, o a difendere le rispettive posizioni. Ecco perché siamo arrivati a questo punto”. D’accordo, lo sfogo è consentito, ma Aquilani cosa farebbe se fosse chiamato a subentrare ad un parlamentare dimissionario? “E’ una domanda che non mi pongo, perché credo che non cambierebbe nulla: cambierebbero solo le facce dei parlamentari, ma non le posizioni del Pdl. Quindi, a che pro, se poi non si potrà comunque governare con efficacia? Ecco perché non sto certo ad aspettare che qualcuno si dimetta per prendere il suo posto e la sua poltrona”. Anche perché più che l’onore ci sarebbe da sostenere l’onere.

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19   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    In questo pezzullo siete riusciti nella non facile impresa di assemblare le inutili ciance dei politicanti più mediocri e pleonastici della provincia, anzi del mondo. Complimenti!

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