“Con 14 euro i lavoratori nemmeno una pizza ci comprano”. Schietta e lucida, il segretario nazionale dello Spi Cgil, Carla Cantone (viterbese d’adozione perché ha casa a Tuscania) fa le pulci alla Legge di stabilità che il Governo Letta ha inviato a Bruxelles per il vaglio della Commissione europea. E lo fa anche in vista dell’appuntamento cigiellino previsto per oggi a Viterbo: “Il piano del lavoro per un welfare inclusivo” (sala conferenze della Provincia).
Il peggior difetto della Legge di stabilità?
“Troppa poca equità. Sia lavoratori che pensionati non hanno ottenuto un granché. La perdita di potere d’acquisto in questi anni è stata notevole. La manovra per l’80% è in continuità col governo precedente e deve essere migliorata. Serve una risposta più adeguata”
Come?
“Non c’è nessuna traccia di interventi per aumentare occupazione e lavoro”.
E la riduzione del cuneo fiscale?
“Questa misura dà un po’ di sollievo alle imprese, troppo poco ai lavoratori. Con 14 euro in più in busta paga neanche una pizza… E per i pensionati la rivalutazione totale, come noi volevamo, non c’è ancora. La proposta è insufficiente, devono rimetterci le mani per migliorarla”.
Secondo lei, con il passaggio in Parlamento otterrete delle risposte?
“Di certo, non può peggiorare. E’ lì che deve essere migliorata”.
Vista la strana maggioranza, ritiene ci siano i margini?
“Siccome è un governo di larghe intese e si presume che sia quindi composto al 50% di destra e al 50% di centro sinistra, vorrei una risposta da quel 50% che storicamente si è sempre ispirato ai principi di equità”.
Sul welfare? Sventati i tagli alla sanità che resta?
“Ci sono tagli ai servizi sociali. Non dando risorse sufficienti ai Comuni e alla Regione, questi enti saranno obbligati a fare tagli o aumentare ticket”.
Il pubblico impiego paga di nuovo?
“Il blocco che dura da quattro anni grida vendetta. Il pubblico impiego e i pensionati sono diventati il Bancomat del Governo”.
Se la legge non sarà migliorata, cosa farà la Cgil?
“Devono invertire la rotta e dare un segno di equità. Se hanno la volontà politica lo possono fare con emendamenti al testo. Altrimenti useremo i nostri mezzi: lotta e piazza”.
Con o senza gli altri sindacati?
“Insieme. Lunedì ci incontreremo, partiamo dalla piattaforma comune. Per ora, dico quello che faranno lo Spi e la Cgil: noi in piazza ci saremo”.
Per aiutare lavoratori e pensionati servono risorse. Dove pescarle?
“Dove ci sono: mettendo una tassa di scopo, una patrimoniale alle grandi rendite e ai grandi stipendi. Non solo i pensionati d’oro devono contribuire, ma anche manager pubblici e privati che prendono un po’ tanto di più rispetto alla media. Ecco, vorrei che si facesse un prelievo sugli stipendi d’oro e sulle pensioni d’oro”.
Sulla legge di stabilità attendiamo un illuminante tweet di Filippo Rossi da Trieste, pennivendolo e votivendolo ma anche (veltronianamente parlando) tuttologo in spe.