La beneficenza ai tempi della crisi? Passa per Viterbo con Amore. Da anni l’associazione presenta un bouquet di obiettivi da realizzare. Per mesi si impregna con iniziative pubbliche e con la lotteria per portare a termini quei traguardi. E ogni volta ci riesce. La scorsa settimana il via alla nuova campagna che, come è ormai tradizione, si è aperta con la cena nella cantina di Santa Corona a Canepina, che ha visto la partecipazione di quasi 300 persone. Il presidente Domenico Arruzzolo spiega la ricetta di un successo ormai consolidato.
Presidente Arruzzolo, come fate a raccogliere fondi con la crisi che c’è?
“Ci mettiamo impegno da parte nostra. Questo fa sì che chi è venuto in contatto con la nostra assocazione e vede i risultati concreti che otteniamo, non ci abbandona. Magari, viste le difficoltà economiche, ci danno contributi inferiori rispetto agli anni passati ma la generosità resta. E gli obiettivi prefissati devono essere sempre corrispondenti alle risorse che supponiamo di raccogliere”.
I volontari sono indispensabili?
“Decisamente sì. Come soci siamo una ventina. Ma quando organizziamo le nostre iniziative pubbliche, come la Città a colori a maggio o il concerto Gospel a Natale, ci aiutano il gruppo Scout di Viterbo-4 e la consulta provinciale studentesca con cui abbiamo un ottimo rapporto”.
La cena in cantina a Canepina dà sempre l’avvio alla stagione di beneficenza…
“Da dodici anni la nostra campagna di solidarietà inizia lì. Ci porta fortuna. E’ una realtà favolosa: i sindaci che si sono succeduti negli anni alla guida del paese, sono sempre stati molto vicini a noi anche se non siamo del loro paese. Apprezzano la concretezza con cui lavoriamo. E pertanto con la cantina di Santa Corona è nato questo sodalizio”.
Quali sono gli obiettivi di quest’anno?
“Il primo è a favore della casa di accoglienza di Ronciglione, gestita dall’associazione Cuore di mamma che ha in comodato d’uso la vecchia stazione ferroviaria e dà assistenza a famiglie con bimbi malati oncologici. Compreremo loro la stufa per garantire il riscaldamento d’inverno”.
Il secondo?
“Un obiettivo internazionale, come sempre. Don Maurizio Boa ha una comunità in Sierra Leone, sta realizzando un pozzo profondo 100 metri per pescare acqua potabile. Noi lo aiuteremo”.
E gli altri cinque riguardano Viterbo?
Sì. All’associazione Amici di Galiana che si prende cura del disabile mentale adulto, daremo una mano per i weekend riabilitativi con assistenza al seguito. All’associazione Murialdo che gestisce una casa famiglia per ragazzi che hanno difficoltà socio-famigliari particolari, come genitori in carcere o in comunità di recupero, rimborseremo le spese dei trasporti. Con l’associazione X fragile, il cui nome si deve a una sindrome molto rara che si manifesta con ritardo mentale dei bambini, vogliamo realizzare un progetto di formazione per i genitori e gli educatori. All’associazione Mani Unite, che gestisce bottega del commercio equo e solidale, offrire aiuto per un percorso di formazione con scuole elementari e medie a favore. Infine, acquisteremo un defibrillatore per l’associazione Adulti e Bambini cardiopatici, visto che il presidente, dottor Marenzoni, sta aprendo un ambulatorio sociale, dove la gente può andare per ricevere assistenza gratis”.
Quando termina la raccolta fondi?
“A giugno. Un elemento importate è la lotteria, con il biglietto della solidarietà che ci aiuta a raccogliere le risorse necessarie. La vendita partirà a metà novembre e terminerà a metà giugno”.
Quando si tratta di “magnare”, la solidarietà non conosce mai crisi.