Detto, fatto. All’anfiteatro romano di Ferento sono partite le visite guidate per le scuole elementari e medie del territorio comunale. Ad aprire il ciclo di appuntamenti organizzati dal Comune in collaborazione con l’Università della Tuscia sono state le due classi quinte dell’Istituto comprensivo Pio Fedi di Grotte Santo Stefano. Sul posto insieme agli alunni e alle insegnanti anche il sindaco Leonardo Michelini e l’assessore alla Pubblica Istruzione Raffaella Valeri.
“Oggi – ha spiegato l’assessore Valeri – abbiamo dato inizio a una serie di appuntamenti che daranno risalto a un gioiello del nostro territorio. Una lezione diversa, fuori dalle aule, direttamente sul posto, rivolta alle giovani generazioni. Un’occasione per far conoscere ai nostri alunni un’inestimabile risorsa del nostro patrimonio, toccare tematiche come il rispetto per l’ambiente ed entrare in contatto con un luogo di grande valore culturale e storico. Le visite si susseguiranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, con una pausa nei mesi più freddi per poi riprendere la prossima primavera”.
Entusiasta anche il sindaco Michelini, che ha salutato i piccoli studenti dell’Istituto Pio Fedi. “Quest’amministrazione tiene particolarmente a Ferento. Nei mesi passati più volte ho ribadito la volontà di mettere a disposizione questo luogo a turisti e viterbesi. Ricordo, quando ero bambino, che le scuole organizzavano frequentemente gite didattiche a Ferento. Condivido pienamente questo progetto che vede collaborare il Comune e l’Università per un’iniziativa rivolta all’educazione dei nostri ragazzi e alla valorizzazione di un luogo così affascinante e prestigioso”.
In linea con Michelini il magnifico rettore dell’Università della Tuscia Ruggieri, che ha aggiunto: “L’Università della Tuscia ha accolto con molto favore la richiesta di collaborazione del Comune di Viterbo per rilanciare il polo archeologico-culturale di Ferento potendo contare sulle notevoli professionalità del Dipartimento di Beni Culturali. Ha messo a disposizione le proprie risorse convinta che nell’immediato futuro possano svilupparsi sinergie, tra i due importanti enti locali, ben più fattive nel solco della collaborazione ormai da anni avviata che ha portato già a importanti risultati. La zona di Ferento, già oggetto di studio da parte del Dipartimento di Beni Culturali, ha ancora enormi potenzialità da sfruttare che potrebbero avere ripercussioni positive su tutto il turismo del capoluogo della Tuscia e rappresentare il volano per nuove iniziative”.
E’ una sonora presa per i fondelli. E’ notizia dell’altro giorno che è stata chiesto il raddoppio della discarica di Casale Bussi a 500 metri dal Teatro di Ferento. Ampliamento per farci una discarica di materiale organico. Forniranno anche le maschere antigas agli studenti e degli impermeabili per non sporcarsi con il guano dei gabbiani?
A Ferento è previsto anche un one man show con l’ottuso superassessore Barelli.