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“La Provincia si costituirà parte civile”

L'assessore Staccini

L’assessore Staccini

La Provincia è pronta a dare battaglia al fianco dei cacciatori. E’ quanto emerso dalla riunione tenutasi tra l’assessore provinciale alla caccia Roberto Staccini e i rappresentanti delle associazioni dei cacciatori del territorio e degli ambiti territoriali di caccia (Atc1 e Atc2). Al tavolo erano presenti anche alcuni consiglieri regionali del territorio per un confronto sul da farsi dopo la decisione presa dal Tar di sospendere la caccia fino al 2 ottobre. “Ho voluto dare vita a questo incontro – ha sottolineato Staccini – per ascoltare le associazioni, confrontarci e approfondire tutti insieme ciò che è successo e ciò che accadrà da qui al 12 dicembre, quando si terrà l’udienza del merito sulla decisione presa dal Tar”.

“Vanno messe in campo iniziative corpose – ha proseguito Staccini – e la Provincia di Viterbo si costituirà parte civile, ma non basta: serve aiuto da parte dei consiglieri regionali del territorio che sono sicuro andranno al di là degli schieramenti e faranno sentire la loro voce nelle sedi opportune. Il veicolo più opportuno è sicuramente la commissione Caccia e su quella occorre agire. Inoltre – ha aggiunto Staccini – presenteremo un ordine del giorno in consiglio provinciale finalizzato a chiedere il ripristino del calendario precedentemente approvato. Noi ce la metteremo tutta – ha chiuso – ma mi aspetto una forte collaborazione da parte di tutti i consiglieri regionali”.

Le principali lamentele sottolineate dalle associazioni venatorie riguardano in primis i disagi creati ai cacciatori che avevano già pagato la tassa per la licenza e si sono trovati, improvvisamente, senza poter cacciare. Ma soprattutto il punto interrogativo più grande riguarderà ciò che accadrà in futuro a seguito della decisione che verrà presa a dicembre. “Da questo tavolo – ha detto ancora l’assessore – sono emerse criticità, carenze e debolezze frutto di responsabilità ben precise. La cosa più grave è che è stato deciso di adottare un provvedimento a stagione venatoria iniziata, cambiando indicazioni approvate nel calendario col parere favorevole di tutti. In Umbria e Toscana il calendario è rimasto uguale, si sono quindi create delle disparità con il Lazio, costringendo i cacciatori laziali a subire delle forti limitazioni”.
Le associazione venatorie hanno confermato di aver già dato mandato ai propri legali di studiare le carte per presentare un ricorso. Per ciò che riguarda la Regione, i consiglieri presenti si sono detti pronti a dare una mano. Il sindaco di Marta Lucia Catanesi, presente in rappresentanza del consigliere Riccardo Valentini, ha assicurato che lo informerà su tutte le richieste presentate dai cacciatori. Sulla stessa lunghezza d’onda Daniele Sabatini che si è detto pronto a dare battaglia nelle sedi competenti per far sì che le associazioni venatorie laziali non siano discriminate.

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16   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Questi addirittura sparano! E poi dicono che in provincia non si fa un c. dalla mattina alla sera…

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