01052024Headline:

Licenziati Autoservice, la Uil si ribella

Giancarlo Turchetti, segretario provinciale Uil

Giancarlo Turchetti, segretario provinciale Uil

Cacciati nel 2009. Ripresi, ricacciati, e ancora riassunti. E ora? Ora i nove lavoratori rischiano di nuovo il licenziamento. “Manco fossero oggetti”, sbotta Giancarlo Turchetti, segretario della Uil. E’ quel pasticciaccio brutto della ex Autoservice. La cooperativa che fino a quattro anni fa a Viterbo gestiva tutti i parcheggi a pagamento. Poi, il Comune decise di internalizzare quel servizio, affidandolo all’unica municipalizzata non fallita: la Francigena. E gli ex soci della cooperativa? Il Comune (giunta Marini) non li voleva. Loro rivendicavano il diritto a transitare all’interno degli organici dell’ente, avendo per quest’ultimo comunque lavorato.

Ne è nata una battaglia legale infinita, fatta di sentenze, ricorsi, pronunciamenti applicati in ritardo. E loro, i nove, fuori e dentro. Un giorno si lavoro, poi boh non si sa. Sliding doors del terzo millennio. “Una vergogna” per la Uil. “La Francigena è pubblica, il Comune ne è responsabile. La giunta Michelini, sebbene non abbia creato questo caos, deve farsene carico. Altrimenti, avremo nuovi disoccupati in giro per Viterbo. Disoccupati che, come i 38 ex Esattorie, hanno comunque prestato servizio per l’ente”, sostiene.

L’ultimo capitolo della triste (umanamente parlando) vicenda è di questa settimana: in primo grado il giudice di Viterbo ne ha ordinato la riassunzione, ma l’altro ieri la Corte d’appello ha ribaltato la sentenza, accettando il ricorso presentato dalla Francigena. Praticamente, per i giudici del secondo grado non esisteva obbligo di riassunzione. In attesa che vengano depositate le motivazioni (60 giorni al massimo), il cda di Francigena (dimissionario visto che il sindaco ha annunciato la nomina di un amministratore unico) avrebbe deciso di licenziarli. Avrebbe perché “non ci sono certezza, ancora”, dice Turchetti.

Ma su una cosa il segretario della Uil non lascia dubbi: “La vertenza ex Autoservice è stata gestita malissimo dal Comune e dalla società. L’accanimento giudiziario ha provocato spese immani per le casse pubbliche, tanto che l’attuale deficit di Francigena deriva proprio dalla guerra legale. Non solo: dal punto di vista umano – sostiene – il trattamento riservato ai nove lavoratori è vergognoso. E la giunta Michelini ha il dovere di metterci una pezza”.

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