27072024Headline:

Michelini promette, sperando che faccia

consiglio comunaleIl sindaco legge. Diciassette pagine che stanno, cartacee, anche sui banchi dei consiglieri. Sono le linee programmatiche dell’amministrazione Michelini, quelle che accompagneranno i viterbesi – quelli nolenti e quelli volenti – per i prossimi cinque anni. Salvo colpi di scena, che in politica sono sempre possibili. Lettura, e poi discussione, animata, meno sbracata del solito, da parte dell’opposizione e della maggioranza. Con un concetto che emerge, più o meno chiaro, in base agli interventi: “Sono passati quattro mesi, ecco le linee guida, è il momento di accelerare, fare, realizzare, governare. Altrimenti ci arrabbiamo”.

E così, dopo che Michelini si è detto “onorato” di illustrare il suo programma, e dopo averlo letto tutto d’un fiato, ecco che il più lesto a prendere la parola è Claudio Ubertini, capogruppo di Forza Italia. Che prima ironizza sui tempi (“Sono passati quattro mesi, avevamo perso la speranza”) e poi nel merito. “Rispetto a quello che troviamo scritto qui, quello che state facendo e che avete fatto finora è tutt’altra cosa”. E giù, a contestare la situazione dei rifiuti, delle società partecipate, sul piano regolatore, e naturalmente sulla cultura. “Se il buongiorno si vede dal mattino – ha parafrasato Ubertini – allora siamo messi bene, cioè male”. Eppure, Forza Italia che dovrebbe essere il primo baluardo dell’opposizione, ha lasciato aperto uno spiraglio: “La nostra sarà una opposizione  leale, rispettando la sua onestà intellettuale. Ma se il metodo che applicherete sarà quello tenuto per la vicenda Esattorie (quando la nuova amministrazione si affrettò a denunciare tutti i precedenti amministratori, ndr), allora non collaboreremo. Di certo, ripeto, questi primi mesi non ci hanno entusiasmato, così come non ci entusiasma la mancanza di ascolto, visto che da un mese e mezzo le ho chiesto un appuntamento, e poi alle nostre interrogazioni non rispondete mai. Ditecelo, che così non le facciamo più”.

A questo punto uno si aspetterebbe un intervento corposo di sostegno alle linee programmatiche da parte della maggiornza. Invece la parola passa ad Arduino Troili del Pd, che si dilunga in un appassionato intervento a difesa della sua Bagnaia. E pazienza.

La palla torna all’opposizione. Fratelli d’Italia, con Luigi Buzi, chiede lumi sul progetto Plus e sui 12milioni in cassa. “Avete tutti questi soldi da spendere e nel programma non c’è accenno”. E sull’arsenico, tema da sempre caro al partito di Giorgia Meloni nella Tuscia: “Condividiamo l’impegno del sindaco ma gli chiediamo di andare oltre, e di attivare l’ufficio legale del Comune per far rispettare gli impegni presi dalla Regione”. Ipotesi suggestiva, ma difficile a realizzarsi visto che a La Pisana siede una Giunta sulla stessa lunghezza politica di quella viterbese. O quasi.

Gli attacchi crescono d’intensità con Chiara Frontini, sempre più a suo agio nel ruolo di erinna della sala dei Piori: “Sono passati 119 giorni dall’elezione, e 107 dall’insediamento: questo documento arriva fuori tempo massimo”, ha detto la consigliera di Viterbo2020. “Un documento che ho trovato anche disomogeneo nei contenuti. Per me questa roba è carta straccia, un libro dei sogni: mi dispiace ma lei non è neanche quell’homo novus che voleva essere”. Ci mancava di dire solo che Michelini aveva rubato la merenda a qualche compagno dell’asilo. Il sindaco, comunque, sorride sornione.

Più conciliante – e questa è una notizia – il grillino De Dominicis. “Da parte nostra non ci sarà contraddizione a priori, ma valuteremo punto per punto e poi decideremo se appoggiare o bocciare. Non escludiamo neanche di promuovere insieme qualcosa, come è successo per il registro sulle coppie di fatto”.

L’assessore Saraconi tranquillizza sui rifiuti (“Stiamo lavorando tanto, la situazione  è già migliorata rispetto a due mesi fa”) e annuncia l’apertura del parco Robinson, per domani pomeriggio. Poi Daniela Bizzarri annuncia, tra lo stupore generale, che voterà sì alle linee micheliniane, ricorda che oggi è il suo onomastico e prosegue il derby femminista a distanza, con la Frontini. Ci prova Sergio Insogna, Oltre le Mura, a richiamare il consiglio alla concordia: “Guardate, colleghi, che ognuno di noi può fare molto per sviluppare queste linee, anche da consigliere, anche dall’opposizione”.

Il gran finale arriva però con Gianmaria Santucci, FondAzione, che siedendo nel centro perfetto dell’emiciclo (è una metafora) è l’unico che può permettersi di tacciare l’amministrazione come “non di centrosinistra. Anzi, ci sono più ex esponenti di Forza Italia e di An tra di voi che prima. Il problema è questo: non rappresentate la discontinuità neanche per quello che fate. Se Marini, da sindaco, realizzava poche cose e magari neanche male, voi avete peggiorato la situazione, perché non fate nulla”.

Questo il dibattito. E vediamola così: miglior stimolo non può esistere.

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15   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Se tra le buone intenzione ci fosse la cacciata dei vivaviterbicoli dall’amministrazione comunale…

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