Coldiretti e Terranostra hanno sensibilizzato ogni Comune della provincia di inviando una lettera a tutti i sindaci, sull’applicabilità della tassa Tares nei confronti delle aziende agrituristiche. Visto il ruolo implicito di tutela e valorizzazione del territorio che le aziende agricole e agrituristiche hanno, si chiede, ai fini della corretta applicazione della normativa in vigore, che all’agriturismo vengano applicate tariffe differenziate per genere di attività o riduzioni percentuali rispetto alle tariffe previste per gli alberghi e ristoranti.
Spesso i regolamenti comunali per l’applicazione della Tares assimilano erroneamente per analogia l’agriturismo agli alberghi e ai ristoranti senza previsione di riduzioni in considerazione. Le riduzioni di cui tenere conto riguardano non solo la diversa natura dell’attività, che comunque è agricola per connessione, ma anche le imitazioni operative imposte dalle norme regionali (giorni di attività, posti a sedere, posti letto, ecc) e, per quanto riguarda la ristorazione, l’obbligo di utilizzare materia prima aziendale con conseguente riduzione della produzione di rifiuti con particolare riferimento a confezioni e imballaggi.
Ricordo che l’attività agrituristica è disciplinata dalla Legge Regionale 02/11/2006 n. 14 (e dalle successive disposizioni attuative) la quale stabilisce che l’attività di agriturismo deve essere esercitata in rapporto di connessione e complementarietà con l’attività agricola.