Michelini salva i nove lavoratori dell’Autoservice. Dopo quattro anni di ricorsi e controricorsi per la loro riassunzione, il sindaco ha deciso di porre fine alla battaglia legale. Tra le priorità che il Comune detterà al prossimo amministratore unico della Francigena, c’è infatti il reintegro degli ex soci della cooperativa che sino al 2009 gestiva le soste a pagamento nel capoluogo.
L’iter dovrebbe concludersi in pochi mesi. Oggi sul sito di Palazzo dei Priori verrà pubblicato il bando per l’individuazione del manager della società. Entro 15 giorni gli interessati dovranno presentare domanda. “Per metà novembre – spiega il sindaco – vorrei che la figura fosse individuata”. A lui spetterà poi stabilire le modalità con cui dar seguito al diktat di Michelini: “Mantenere i livelli occupazioni è una priorità per gli amministratori pubblici”. Non per tutti, però: in quattro anni, la precedente amministrazione ha reintegrato i lavoratori solo dopo una sentenza di primo grado. La nuova giunta, invece, nonostante in appello i giudici abbiano negato l’obbligatorietà delle riassunzioni, intende procedere lo stesso.
Il principio da cui parte il sindaco è semplice: “Il Comune è il proprietario della municipalizzata. E come tale dà le indicazioni per raggiungere gli obiettivi societari. Dobbiamo puntare a mantenere i livelli occupazionali senza perdere soldi. Siamo un proprietario pubblico, non privato: quando si perde occupazione, a ragione o a torto, per il pubblico è e resta un problema”, afferma. Infine, sulle polemiche sollevate intorno alla riunione di oggi pomeriggio tra Francigena e sindacati, che aveva messo in allarme i nove, chiarisce: “La società propone la riqualificazione di un unico lavoratore che non può più guidare l’autobus. Una scelta che non influisce in alcun modo con il reintegro degli ex Autoservice. Decisioni strategiche da parte dell’attuale cda, che è in regime di proroga, sarebbero del resto inopportune”.
Aperture si registrano anche da parte dei lavoratori. In una lettera al sindaco si sono detti disponibili a svolgere mansioni ulteriori rispetto a quelle contrattuali, pur di essere riassunti.
Decisione saggia. Ora Michelini veda di occuparsi anche dei lavoratori lasciati letteralmente in mezzo a una strada dalla società Esattorie.