Freddo e piove e tira vento, eppur bisogna aspettare quasi due ore – rispetto all’orario di inizio previsto – per accogliere l’ospite d’onore, il deputato Angelo Rughetti. Ma l’attesa vale la pena, e serve anche a dare una chiave giornalistica a questa convention dei renziani viterbesi, altrimenti un po’ moscia e di sicuro non partecipatissima (eufemismo). Già, perché il giovane deputato laziale, tra i fedelissimi del sindaco di Firenze, regala un paio di perle mica male. Il tema, va da sé, è quello caldo messo sul tavolo da Beppe Fioroni, che ha criticato un presunto avvicinamento del Partito democratico al Pse (il Partito socialista europeo) e ha minacciato neanche troppo velatamente che, se tutto fosse vero, lui porterebbe fuori dal Pd le sue truppe, quelle ex democristiane ed ex margheritine. D’altronde Fioroni non vuole mica morire socialista.
Rughetti parte conciliante: “Conosco Fioroni, e gli voglio bene, ma certe volte prende degli abbagli colossali, anche se capisco che dalla questione lui può ricavare giustamente una visibilità politica importante. La verità è che Epifani non ha annunciato alcuna manovra di avvicinamento a socialisti europei, semmai ha dato la disponibilità del Pd qualora il Pse dovesse davvero organizzare il suo congresso continentale a Roma. E basta”. Questa la carota, poi arriva il bastone, secco e chiaro alla moda dei renziani: “Fioroni dice che Matteo è troppo di sinistra, perciò lui appoggerà Cuperlo? Bene, mi sembra tanto la vecchia favola della volpe che non riesce ad arrivare all’uva”. Come dire: qui da noi, in mezzo a noi, l’ex ministro non è ben accetto.
Due parole anche sulla situazione dei renziani a Viterbo. La “piccola convention” – come la chiamano loro – della sala Benedetti a palazzo Gentili, ieri sera, non è che pullulasse di gente. Pochi anche gli amministratori: il deputato Mazzoli, presente forse per galanteria isitituzionale, il sindaco di Marta Lucia Catanesi, i soliti Serra & Mancinelli, altri consiglieri come Mario Quintarelli e Martina Michella. Gli ex candidati Severo Bruno (a sindaco) e Alessio Trani (a segretario del Pd). Poca roba, insomma, questo Comitato viterbese x Renzi (è scritto così), a parte le immagini sullo schermo, Vasco e Jovanotti che cantano, e volantini vari. “Qui siamo deboli? Diciamo che funziona così perché chi ha amministrato per tanto tempo, chi fa parte dell’apparato del partito, non appoggia Matteo – dice Rughetti – E a Viterbo mi risulta che gli ex Ds e gli ex Margherita abbiano sempre comandato… Comunque Renzi ha vinto le primarie nella Tuscia, l’anno scorso, e vincerà, vinceremo anche stavolta”. La scaramanzia: ecco un altro retaggio del passato, da rottamare assieme a tutto il resto.
La volpe e l’uva? Considerata la stazza di Peppe Bucìa sarebbe meglio dire il cinghialone e l’uva.
Non vedo in sala l’avvocato Pistilli, ovvero la testa più lucida del PD. Chissà perché…
ma allora le fiabe di Fedro sono tra le tue citazioni preferite. Bravo Giorgio, tu sì che dai la giusta importanza alla cultura classica…
La cultura classica – le svelo un segreto – sono spesso e volentieri un ammasso di c. adatte più ai raffinati cocktail party che ai veraci bar dello sport.
ecco i secondi forse li conosce bene, sui primi ho i miei dubbi…
Caro Sior professore, più scrive e più ci sembra il classico compagno di classe delle medie – avrà senz’altro ben presente questa tipologia umana molto diffusa – che a forza di fare lo spiritoso, il brillante, il fine dicitore di facezie, il fenomeno di questo e di quello, si trasforma inesorabilmente in un tragico coglione. Ci rifletta un po’ e vedrà che ci darà ragione.
quarto….
Confermato, lei è un tragico coglione.