
L’albero, col quale l’uomo in passato viveva in grande simbiosi, è stato preso a simbolo religioso dell’origine dell’universo. Gli uomini della pietra forse si dovrebbero chiamare gli uomini degli alberi o del legno. Infatti tutte le costruzioni dell’antichità erano in legno, ma i legni lavorati antichi sono scomparsi nel tempo e sono rimaste solo le pietre a testimoniare un percorso.
Col legno gli uomini costruivano capanne, dimore per adorare gli dei, palizzate per la loro difesa; l’albero era anche il “Padre del fuoco” e attraverso l’esempio dei fulmini, l’autocombustione e i vulcani impararono ad accendere essi stessi il fuoco col quale potevano cucinare, riscaldarsi, vedere nel buio della notte e difendersi dagli animali feroci. Inoltre gli alberi regalavano, ed ancora lo fanno, agli umani diversi frutti, quelli freschi da mangiare a maturazione o da seccare e quelli indeiscenti nella loro buccia dura come le noci e le nocchie che essendo a lunga conservazione venivano consumate soprattutto durante l’inverno e che macinati producevano una farina e così anche il primo pane.
Gli alberi hanno un’anima. E’ stato dimostrato che una qualunque cellula è autonoma e possiede un sistema che ne regola l’equilibrio e la difesa, in potenza un principio di vita psichica. Esperimenti hanno dimostrato che le piante reagiscono a certi input e che possono sentire benessere, paura, dolore e inoltre che sono capaci di memorizzare.
In verità tutto ha un’anima, basta toccare, vedere anche una pietra, ma un albero, soprattutto quando è grande e maestoso irradia qualcosa di magico. Purtroppo a causa dello sfruttamento dei legni, per ragioni consumiste le foreste sono in continua diminuzione
Perciò anche noi celebriamo la giornata di domani, dedicata agli alberi, e lo faremo nel modo più semplice e modesto, cercando il loro contatto e percependo le loro vibrazioni. Una sorta di meditazione concreta. Ne approfitteremo per accarezzare le piante di olivo, sacre anche nella tradizione cristiana, pregando Dio di ispirare nell’uomo un maggior rispetto per la natura.