Per favore dite a Silvio che la sua a confronto è una truppa scalcinata. L’unico vero esercito del quale si può parlar bene è quello del Centro diabetologia di Viterbo. Partito nel 2008 tra mille difficoltà, attualmente risulta essere il fiore all’occhiello della sanità locale. Quasi seimila gli assistiti (suddivisi tra adulti, bambini e ragazzi), un fiume di volontari pronti a sostenere la causa, ed un numero imprecisato di professionisti sempre attivi.
“A Viterbo c’è il meglio del mondo in quanto a terapie – conferma Lina Delle Monache. Ideatrice, insieme ad altri, del blocco sito all’interno della Asl (Cittadella della salute) – Non un luogo di passaggio per malati, bensì un nucleo che accudisce e segue il paziente. Lo aiuta a prendersi cura di se stesso, a capirsi. Gli permette di affrontare col sorriso una vita piena di insidie. Senza rinunciare a nulla”.
Un autentico punto di ascolto pertanto. Che oggi apre le porte per la giornata mondiale del diabete (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18), offrendo consulenze e controlli da parte dell’intero staff tecnico. Una squadra che non si ferma alla semplice diagnosi e alla conseguente cura. Bensì pianifica un percorso completo. “Diabetologi, psicologa, infermieri, dottori, cardiologo, nefrologo, oculista, dietista, endocrinologo, e mi scuso se dimentico qualcuno, siamo veramente tanti – prosegue la coordinatrice regionale – Tutte professionalità strutturate scelte all’interno della Asl che operano in rete. Supportate dai volontari dall’Agd (Associazione giovani diabetici), parte integrante del pacchetto che dona preziosa esperienza e sensibilità incredibile”.
E i risultati in pochi anni sono straordinari. “Basti pensare al servizio che si dà durante la gravidanza – aggiunge – con ginecologo e ostetrica a sostegno. O ai flussi passivi che abbiamo recuperato. Tutte le persone quindi che andavano fuori provincia e ora passano da noi risparmiando fatiche e chilometri. O, ancora, alle microinfusioni. Vere eccellenze”.
Oltre ai membri dell’Agd, protagonisti indiscussi, a chi vanno i meriti di un successo così ampio? “Non me ne voglia nessuno ma in cima metterei la dottoressa Claudia Arnaldi – parla ancora Lina Delle Monache – Il mio sogno, e non solo il mio, è quello di averla con noi a tempo pieno. Ma non dimentichiamo il coordinatore Massimo Palumbo. I direttori generale, sanitario e amministrativo Macchitella, Tierchini e Donetti. Nonché il nostro presidente, Bruno Vincenti. E pure qui dovrò chiedere scusa a qualcuno perché di grazie ne dovrei tirar fuori un’infinità”.
Una vera famiglia quindi. Un esercito di oltre seimila persone che combatte per la stessa causa. E che oggi, ancora una volta, scende sul campo di battaglia per affrontare l’ennesima sfida.
In bocca al lupo.