18042024Headline:

La Viterbese vince (grazie al fattore C)

Cerone, l'autore del gol

Cerone, l’autore del gol

VITERBESE – EMPOLITANA 1-0

VITERBESE (4-2-3-1): Marini G.; Rausa, Federici, Marini M., Toto; Romondini, Faenzi; Ghezzi (35st Giurato), Cerone (37st De Vizzi), Noviello (21st Pero Nullo); Pacenza. A disposizione: Cima, Fapperdue, Ingiosi, Ravoni. Allenatore: Claudio Solimina

EMPOLITANA (4-5-1): De Angelis; Di Vittorio (37st Borelli), Di Branco, Moauro, Fioravanti; Cesaro, D’Epifanio, Billi, Valentini, Madia (44pt Di Cesare); Rotariu (21st Maimone). A disposizione: Criscuolo, Narcisi, Leone, Tani. Allenatore: Alessandro Amici

ARBITRO: Notarangelo di Cassino (Fainelli e Licata di Latina)

MARCATORE: Cerone su rigore al 36st

NOTE. Ammoniti: Noviello e De Vizzi (V), Moauro, Fioravanti, Di Cesare (E). Calci d’angolo: 6-4. Recupero: 1pt 3st. Spettatori: 400 circa

LA PARTITA
E’ tornato Solimina in panchina e la Viterbese è tornata a vincere. Ma attenzione, perché a parte il risultato – arrivato grazie ad un’abbondante dose di fortuna – i gialloblù sono sembrati gli stessi di quelli visti durante la breve gestione tecnica di Sergio Pirozzi. E cioé confusi, lenti, prevedibili e poco pericolosi. C’è voluto un rigore nel finale per evitare un pari che sarebbe stato giusto. E Camilli prepara l’ennesimo ripulisti nella rosa, con l’imminiente riapertura del mercato.
Ma andiamo alle pagelle, con mucho gusto.

LE PAGELLE
MARINI G. Voto 6 Non si tratta dell’ex sindaco e tifosissimo della Viterbese, ma del portiere over, che di nome fa Gabriele. E infatti, nel primo tempo vola come un angioletto, inseguendo farfalle, e rischia l’erroraccio, complice il sole contrario (ma i cappellini non si usano più? Boh). Per il resto, calma piatta.

RAUSA 6 All’inizio ci mette un po’ di pepe, forse perché è contento del rientro di Solimina in panchina. Alla distanza sparisce. Va bene che è un under, ma forse seriverebbe qualcosa di nuovo sul (centro) destra. Citofonare Alfano.

TOTO 6 Con la sua barbetta fina, si dedica alla normale amministrazione. Consì consà, come direbbero a Piansano.

FEDERICI 6 Meno preciso di altre volte, il capitano, specie in fase d’impostazione.

MARINI M. 6.5 Un paio di interventi alla Beckembauer, uno per tempo, salvano il banco dal crack. Il migliore, là dietro.

FAENZI 6.5 Riportato più al centro rispetto alle divagazioni sulla fascia con Pirozzi, il trottolino trottola. E alla fine incassa pure il fallo che sblocca la partita. E’ presto per chiamarlo Divo, questo Giulio, ma qui non si ha fretta. E se continua così…

GHEZZI 5.5 La timidezza al potere. O forse all’opposizione. Comunque, sempre meglio che da terzino, anche se poi non spinge, s’intriga, non crossa. Si può dare di più. (dal 35 st GHEZZI S.V., che non è la provincia di Savona)

ROMONDINI 5.5 Più in versione Bufalo di Romanzo Criminale che Romondinho alla brasiliana. Per un attimo sembr addirittura che il ritorno di Solimina gli abbia fatto ritrovare persino la voglia di correre e sacrificarsi, ma forse era solo un’allucinazione. Durante la digestione post pranzo domenicale, può capitare.

NOVIELLO 5 Senza Pirozzi è tornato quello di prima. Non salta più l’uomo, non inventa, non rischia. E si becca pure un cartellino giallo per simulazione. Mah.
(dal 21st PERO NULLO 6.5 Cambia la partita, con la sua imprevedibilità e le sue invenzioni, senza dare riferimenti agli avversari. Quando il folletto di Fratts Todina starà bene fisicamente ci divertiremo ‘na cifra).

CERONE 5 A parte il gol su rigore, è tutto il resto che non va. Svogliato, lento, previdibile, irritante addirittura quando s’incaponisce in tiri impossibili. Verrebbe da citare quello che Dino Risi diceva a Nanni Moretti: “A Cero’, spostati che voglio vedere la partita”. E quando segna dal dischetto ritrova la voglia di correre, per andare ad abbracciare il mister, in una scenetta che si poteva anche risparmiare, ma che fa capire un sacco di cose. (dal 37st  DEVIZZI, S.V)

PACENZA 6.5 La maglietta sporca di fango già alla fine del primo tempo dice già tutto: il toro di Tolfa ci mette il cuore, il fisico, l’umiltà. Ieri in Seconda categoria come oggi in una squadra di presunte (molto presunte) stelle. Ah, per la cronaca, è pure l’unico che nella vita di tutti i giorni lavora.

ARBITRO 5 Notarangelo di Cassino nega tre rigori (due per falli di mano, uno per un fallo in area in apertura di ripresa) e alla fine ne concede uno, il più dubbio. Come funzionava in cortile, da bambini? Ogni tre corner un rigore. Ecco, appunto.

EMPOLITANA 6.5 Quel vecchio volpone di Alessandro Amici (visto alla Maremmana, alla Sorianese, al Caprarola) non tradisce mai. Squadra coperta, attenta, si gioca di rimessa, e a momenti gli riusciva il colpaccio.

Altri voti in ordine sparso:

Voto 10 e lode allo striscione dei tifosi della curva nord (“Perder totu foras che i s’honores. Vicini al popolo sardo”). Loro vincono già prima che la partita cominci.
Voto 6 alla novità introdotta dalla società: tesserini per accedere alla tribuna e alla sala stampa. Funzionerà? Durerà? Se serve un aiuto per le tessere, comunque, ci si può rivolgere tranquillamente al Pd di Salerno.
Voto 8 ad un’altra novità allo stadio: quella di leggere nell’intervallo, via altoparlante, i risultati del settore giovanile gialloblù. Perché i leoncini di oggi saranno i leoni di domani.
Voto 7 alla prossima rivoluzione di mercato. Dopo la sfida di Coppa Italia di mercoledì sono previsti parecchi tagli (otto o nove) e nuovi arrivi, a partire dal portiere Boccolini e dal ritorno di Rocco Giannone. E chissà cos’altro.

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