28032024Headline:

Sulla chiusura al traffico siamo in alto mare

La conferenza stampa a palazzo dei Priori

La conferenza stampa a palazzo dei Priori

Occhio, perché questo è un ufficio speciale. Una base segretessima (in via Garbini) e il suo capo – l’agente Alvaro – è di quelli cattivissimi, anche se pare non abbia la licenza di uccidere, almeno per ora. Comunque, d’ora in avanti saranno cacchi amarissimi per tutti: per i selvaggi del parcheggio, per i terroristi dell’immondizia, per gli incivili dell’ornato, per i disfattisti e le quinte colonne. E già che ci siamo, pure per quelli che hanno ceduto al lato oscuro della Forza.
Eccolo, l’ufficio speciale per il centro storico (sigla cifrata: USCS), presentato ieri mattina in Comune dal sindaco Michelini, dall’agente Alvaro (Ricci, assessore all’Urbanistica e al centro storico, che guida il progetto) e dai collaborazionisti colleghi di Giunta, Antonio Delli Iaconi (assessore allo Sviluppo economico) e Giacomo Barelli (Cultura). E’ l’ultimo atto di un percorso iniziato già dalla primavera, quando Michelini e i suoi riempivano le piazze del centro predicando una svolta e la valorizzazione dei gioielli storici e culturali della città. Ma sulla chiusura al traffico, come vedremo poi, pare che i nostri siano ancora in alto mare, per la gioia dei Vettel de’ noantri e di quelli che “tanto arrivo lì davanti con la macchina”.
Oggi, dopo il decisivo passaggio dell’approvazione all’unanimità della delibera quadro sul centro storico, ecco l’istituzione dell’ufficio. “Che avrà un’azione di due anni ma che speriamo possa diventare definitivo – dice Ricci, con un pizzico di orgoglio – Venerdì prossimo chiuderemo le selezioni del personale, scelto tra quello già in forza al Comune e dunque senza andare a gravare sui costi dell’amministrazione. Devo dire che in questi giorni stiamo ricevendo parecchie richieste, segno che in tanti, tra i dipendenti, vogliono venire a collaborare a questo progetto”. Insomma, c’è la fila per andare a riempire l’ufficio in via Garbini (“Ma contiamo di spostarlo presto in centro”), che dunque potrebbe essere operativo a tutti gli effetti da lunedì 2 dicembre.
Di cosa si occuperanno, i ragazzi del bureau? Praticamente di tutto quello che riguarda il centro storico. “Con obiettivi a brevissimo termine, altri a medio e altri sul lungo periodo – spiega Ricci – Partendo dall’esigenza di liberare le piazze monumentali, del Gesù, della Morte, San Lorenzo e San Carluccio, dalle auto in sosta. Per questo elaboreremo un piano di sfruttamento di altri parcheggi per i residenti, e non pensate che sia una cosa semplice, visto che bisogna tener conto dei flussi di auto, della popolazione residente e dei mancati ricavi per Francigena. Poi ci sono tante altre cose da affrontare: i trasporti pubblici, l’ornato col rifacimento delle facciate dei palazzi più antichi e rovinati, la pavimentazione, l’abbattimento delle barriere architettoniche”. Perché il centro storico, come ripete il sindaco Michelini, “deve essere il motore di Viterbo, la vetrina ma anche il sintetizzatore delle eccellenze di questo territorio. Eccellenze storiche, artistiche e culturali, ma anche agroalimentari, turistiche eccetera. Un centro direzionale, ecco”. Il tutto, naturalmente, senza perdere di vista le periferie, e senza dimenticare i centri storici delle frazioni, da Bagnaia a San Martino a Grotte.
L’assessore Delli Iaconi, da vecchio navigatore nei mari perigliosi della politica e della burocrazia, nota: “In tutti i programmi dei candidati degli ultimi vent’anni era inserito il centro storico, ma nessuno ha mai fatto nulla. E infatti noi lo abbiamo trovato in condizioni pessime… Però quando avremo un bilancio tutto nostro credo che il centro storico debba diventare una vera e propria categoria”. Delli Iaconi si merita anche una faccina sorridente in più quando dice che per incentivare le iniziative “preferiamo agevolare gli organizzatori con riduzioni o abbattimenti della tassa di occupazione del suolo pubblico, piuttosto che dare contributi qua e là, rischiando di non sapere a chi vadano poi effettivamente i soldi”. Il buon Tonino ha capito tutto.
Si diceva della questione traffico. Già, perché il primo banco di prova per il centro storico è alle porte, con le iniziative per il Natale viterbese. La mostra pittorica in sala Regia e nella chiesa del Gonfalone (anticipata su queste colonne appena ieri), il festival delle luci, una bella cosa a piazza del Gesù col “percorso sensoriale”. Tanta roba, insomma, aggiunta al consueto struscio e shopping natalizio. Ma sulla chiusura alle auto (escluse quelle dei residenti, chiaro), siamo ancora con le idee un po’ confuse: “Agiremo con delle ordinanze modulate in base agli eventi”, dice il sindaco. “Avevamo promesso di chiudere la zona monumentale prima di Natale, ma non so ce la faremo – ammette Ricci – Ci vuole tempo per organizzare una Ztl strutturata, censimenti, varchi elettronici e altri accorgimenti tecnici e logistici”. E d’altronde l’agente-corsaro Alvaro non ha le deleghe per viabilittà o polizia locale, e fosse per lui magari non ci sarebbero dubbi sulla chiusura alle macchine per il periodo natalizio e anche oltre. Speriamo che dai piani alti del Palazzo si mettano una mano sulla coscienza e abbiano il coraggio di prendere decisioni coraggiose. Altrimenti rassegnamoci a passeggiare per via San Lorenzo, per andare ad una mostra o a bersi un vin brulé,  correndo il rischio di essere abbordati da vicino da una Panda Turbo. Allora sì, che sarebbe un Natale indimenticabile.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    C’è l’ottuso superassessore Barelli? Comicità alla Franco e Ciccio assicurata.

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