26042024Headline:

Un ribaltone che peserà anche su Viterbo?

Lorenzo Tagliavanti (Cna)

Lorenzo Tagliavanti (Cna)

E adesso sarà interessante vedere cosa accadrà la primavera prossima alla Camera di commercio di Viterbo, quando si dovranno celebrare le elezioni per il presidente. Giacché a Roma ieri l’altro c’è stato un vero e proprio terremoto, dal momento che le piccole e medie imprese, associatesi dal luglio scorso del movimento “Roma 97.6”, hanno defenestrato il presidente Giancarlo Cremonesi, rendendo così ufficiale la guerra tra Confindustria – che ne esce con le ossa rotte – e il resto del mondo (pardon, delle imprese romane).

Ma cosa è accaduto nella Capitale? Dopo una lunga battaglia, che avrà nei prossimi giorni e mesi anche dei già preannunciati supplementi giudiziari, ieri l’altro si è consumato l’ultimo atto di una partita tatticamente scontata, visti i numeri nelle rappresentanze. Il consiglio camerale ha infatti approvato la proposta di inserimento della sfiducia del presidente nello statuto della Camera di commercio di Roma. Un articolo che, nella sostanza, chiude l’epoca contrastata della presidenza Cremonesi.

La norma, così come è stata scritta ed approvata, prevede infatti che il presidente possa essere sfiduciato dal consiglio con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri (la metà più uno). Sono stati 23 voti i voti favorevoli e 7 i contrari. Sicché da domani esiste la possibilità che alla Camera di commercio romana si avvii un nuovo percorso. E ad avviarlo, a meno di clamorosi colpi di scena, dovrebbe essere Lorenzo Tagliavanti, leader degli artigiani di Cna, che avrà al suo fianco una Giunta di fiducia con Roscioli di Confcommercio, Mattia per Coldiretti, Giammaria di Confesercenti, Mannocchi per Confartigianato, Venditti di Legacoop e Valentini della Compagnia delle Opere.

Il presidente in pectore, dopo l’estenuante braccio di ferro, ha detto la sua su quanto accaduto:  “Siamo soddisfatti; in fondo era quello che volevamo, anche se l’avremmo voluto con più stile e avremmo preferito passaggi meno drammatici. Mi auguro che quello che non è stato possibile fino ad oggi sia possibile da domattina, per superare questa fase di crisi e di contrapposizioni”. Poi su Cremonesi, che senza voto di sfiducia resta ancora il legittimo presidente dell’ente camerale e sulla possibilità del voto di sfiducia, Tagliavanti è stato lapidario. E alla domanda se ci sarà questo voto ha risposto: “E’ logico…”.

Se poi quanto accaduto a Roma potrà avere ripercussioni anche nella Tuscia è ancora tutto da vedere. In fondo, alle elezioni per fortuna mancano ancora diversi mesi.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Tempi duri per i vecchi leccapiedi di regime…

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