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“Il futuro si chiama Civitavecchia”

merlani monti

Per Viterbo il futuro è a ovest. Là dove finisce la terra e comincia il mare. Là dove c’è uno dei porti più importanti d’Europa, destinato a diventare uno dei più importanti scali marittimi d’Europa. Ne è convinto Domenico Merlani, presidente di Unindustria Viterbo, che l’altro giorno, proprio nella città tirrenica, ha incontrato, insieme al suo comitato tecnico di sviluppo del territorio da lui presieduto, Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Nel corso del summit sono stati affrontati alcuni aspetti relativi allo sviluppo regionale, tenendo conto del ruolo centrale che ricopre l’economia del mare e gli stretti legami con l’implementazione delle dotazione infrastrutturale. In particolare Pasqualino Monti ha evidenziato la crescita esponenziale della realtà portuale con il traffico passeggeri e il conseguente aumento dei fatturati e dell’occupazione. Allo stesso tempo è già in programma la realizzazione della darsena che consentirà al porto di Civitavecchia di compiere un balzo in avanti anche nel traffico merci, a cui si lega la creazione di una piastra intermodale.

Durante l’incontro si è fatto riferimento anche alla superstrada Orte-Civitavecchia, per la quale il presidente Monti si è adoperato concretamente in questi mesi, ottenendo dall’Unione Europea lo stanziamento di due milioni di euro per la progettazione del completamento del tratto mancante. L’obiettivo è giungere in tempi brevi alla realizzazione dell’intera opera, perché lamessa in funzione di questa importante infrastruttura darà la possibilità al flusso turistico in arrivo su Civitavecchia e alle merci di raggiungere più facilmente il resto d’Italia attraverso le principali arterie autostradali e ferroviarie.

“Se Viterbo vuole crescere – dice Merlani – deve obbligatoriamente guardare a Civitavecchia, di cui non tutti oggi percepiscono la vera dimensione e la vera importanza. Pasqualino Monti, nel corso dell’incontro, ci ha raccontato di una realtà in totale controtendenza, che si sta sviluppando a vista d’occhio e con la quale è possibile interagire per creare sviluppo. Viterbo oggi ha l’obbligo di guardare soprattutto al traffico crocieristico, favorendo accordi con i tre armatori principali che attraccano nel porto tirrenico e di stare alla finestra anche per quel che riguarda il traffico merci, che è tutto da costruire, ma a cui si può mettere già a disposizione l’Interporto di Orte. Certo, per concretizzare tutti questi discorsi è indispensabile che la Superstrada non sia completata in tempi biblici”.

Durante l’incontro sono statiaffrontati anche altri temi: la nautica da diporto, che deve vedere Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta fare sistema, mentre sono stati compiuti passi importanti per rendere possibile la navigabilità del Tevere. Inoltre si è sottolineata la necessità di snellire le procedure dello sdoganamento delle merci, per essere più competitivi rispetto agli altri Paesi europei. “Per le imprese – dice ancora Merlani – i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta devono diventare ancor di più un driver di sviluppo fondamentale. In un momento così particolare per la nostra economia e per la nostra occupazione abbiamo avuto modo di conoscere con nostra grande soddisfazione una realtà in forte crescita che deve però esser ulteriormente implementata per portare un contributo determinante allo sviluppo del nostro territorio e, già dal prossimo anno, potrebbe sostenere una crescita più robusta del Pil regionale”.

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