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Bakù, Bakù: per S. Rosa chi gongola di più?

merloE ora che a Baku, capitale dell’Azerbaijan, alle ore 15,49 di mercoledì 4 dicembre 2013, la Macchina di Santa Rosa –quale componente della «Rete delle grandi Macchine a spalla», che include anche la Varia di Palmi, i Gigli di Nola e i Candelieri di Sassari – è stata proclamata dall’Unesco patrimonio immateriale dell’Unesco, è tempo di esultare, essere felici, gioire, godere, entusiasmarsi, gongolare, tripudiare, alla pari di quelli che…

Quelli che ricordano “con grande emozione quando da assessore ai Grandi Eventi nel 2006 apposi la mia firma sul protocollo di Nola, il documento su cui si fonda tutta questa operazione” (Francesco Moltoni, consigliere comunale lista Oltre le mura).

Quelli che “si tratta di un successo da condividere con le passate amministrazioni” (Giulio Marini, ex sindaco di Viterbo)

Quelli che “non vi illudete che questo è un punto d’arrivo, è solo un grande punto di partenza” (Giacomo Barelli, assessore comunale alla Cultura).

Quelli che “il traguardo raggiunto è figlio della devozione religiosa che la comunità viterbese tributa alla patrona della Città dei Papi” (Marcello Meroi, presidente della Provincia).

Quelli che “deve essere vissuto dalla città di Viterbo con un sentimento di  legittimo orgoglio ma anche con la consapevolezza di un’accresciuta responsabilità che richiede un rinnovato, fattivo  impegno di tutta la sua cittadinanza” (Luciano Dottarelli, presidente Club Unesco Viterbo- Tuscia).

Quelli che “questa è la vittoria della gente, un attestato che premia l’impegno e la passione con la quale ogni anno la città vive e partecipa a questa bellissima manifestazione (Nicola Zingaretti, governatore della Regione Lazio).

Quelli che “il riconoscimento è un atto sacrosanto che prende atto di quello che avviene nelle realtà: le migliaia di persone che ogni anno visitano a settembre Viterbo e decretano il successo della festa sono la miglior conferma che l’Unesco non ha fatto altro che fotografare l’esistente (Enrico Panunzi, presidente sesta commissione consiliare Regione Lazio)

Quelli che “il riconoscimento mi rende davvero orgoglioso ed emozionato: orgoglioso ed emozionato come viterbese, orgoglioso ed emozionato come italiano e cittadino del mondo” (Riccardo Valentini, capogruppo regionale lista Per il Lazio).

Quelli che “il riconoscimento assume per noi un enorme valore simbolico: l’Italia delle differenze e delle particolarità, quando si organizza e si coordina, può raggiungere obiettivi esaltanti” (Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo).

Quelli che “c’è grande entusiasmo, siamo veramente tutti contentissimi, la soddisfazione è alle stelle; e stata una cosa brevissima; la nostra candidatura era condivisa talmente tanto dai vari Stati, che il tutto è durato sì e no un minuto e mezzo” (Massino Mecarini, presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa).

Quelli che “devo dire che Santa Rosa, il Trasporto, i Facchini e la città meritavano di tagliare questo traguardo; ora  il 3 settembre può davvero diventare un evento universale, un veicolo per far conoscere la città in tutto il mondo” (Nello Celestini, presidente emerito del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa)..

Quelli che “”non è solo  la festa del Trasporto e della Macchina: è soprattutto un giorno importante per la nostra Santa: senza di lei non ci sarebbe tutto questo” (Sorella Annunziata Campus, badessa del monastero di Santa Rosa)

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    La palma della dichiarazione più tronfia e idiota va naturalmente all’ottuso superassessore Barelli. Anche l’onorevolino Riccardino Valentini, ovvero la testa più lucida della Pisana, comunque non scherza in quanto a trionfalismo idiota.

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