27072024Headline:

Il Natale? Bimbi, luci e… Antonello Ricci

La conferenza stampa di presentazione

La conferenza stampa di presentazione

Tranquilli, sarà un Natale senza pioggia. Non lo dice il colonnello Giuliacci, sempre sia lodato, ma lo si è capito ieri, nella conferenza stampa di presentazione del cartellone per le festività firmato dalla Pro loco, con la collaborazione di alcune associazioni – attenzione: alcune, non tutte – e col patrocinio e il sostegno del Comune di Viterbo. Un cartellone bello e intelligente, e soprattutto non sprecone, visto che alle casse di palazzo dei Priori costerà 8mila e duecento euro di soldi nostri.
Niente a che vedere con il progetto presentato in un primo momento, che prevedeva il coinvolgimento di una marea di associazioni (diciotto), altrettante manifestazioni, e un conto salato per il Comune, 57mila euro. E’ passata la linea del meglio a meno, un concetto che non vale solo per qualche discutibile discount alimentare, evidentemente, ma che si può applicare anche ad un certo modo di fare cultura. “Cionostante, ci siamo impegnati a dare una mano anche per gli eventi esclusi: per la corsa dei Babbi Natale, per esempio, ci occuperemo del ristoro dei Babbi”, ha informato la presidente della Pro loco Irene Temperini, che dopo aver sotterrato l’ascia di guerra contro l’assessore alla Cultura, dovrà rispolverare probabilmente la borraccia per gli assetati e stremati Santa Claus.
E qui veniamo alla pioggia che non c’è più, la pioggia di contributi che fino a poco tempo fa bagnava i becchi di un stormo di associazioni culturali, sovvenzionando eventi spesso molto piccoli, spesso poco frequentati (eufemismo), spesso trascurabili. La pioggia è finita, la pacchia è finita: lo hanno capito anche alcune di queste realtà, che invece di insistere con la grandeur, stanno dimostrando un certo buonsenso puntando su eventi di qualità (quelli della Pro loco hanno un’indubbia valenza anche sociale) che possono facilmente trovare spazio nel resto del programma festivo, senza andare a sovrapporsi come accade per certe cene natalizie – che capitano tutte la stessa sera – ma invece costituendo alternative interessanti e credibili. Una svolta che proprio oggi potrebbe vivere un altro momento decisivo, visto che in consiglio comunale è all’ordine del giorno l’approvazione del nuovo regolamento sui contributi alle associazioni, un codice basato anche sul merito delle proposte.
Ma oltre al cartellone natalizio prolochiano, ecco che nei prossimi giorni Viterbo sarà invasa da altri eventi, alcuni al debutto assoluto sul palcoscenico culturale di questa città, fortemente volute dal Comune, che ci crede e le ha giustamente finanziate coi soldini risparmiati dalla pioggia interrotta. A partire dal Festival delle luci, che promette di essere suggestivo anche se non come quello a cui si ispira (tradizionale di Lione), per finire all’esposizione delle opere di Sebastiano Del Piombo a palazzo dei Priori, e di altri dipinti del Romanelli e di Stern alla chiesa del Gonfalone. Insomma: tanta roba, per gusti diversissimi e per interessi locali e – si spera – turistici italiani ed esteri. Una svolta epocale, insomma.
Ma torniamo al cartellone della Pro loco, in collaborazione con la Asl, il centro missionario diocesano, la Confartigianato e l’associazione Amici dei Monumenti. Intanto i laboratori, che partono oggi al salone della Confraternita in via Fontanella del Suffragio e che andranno avanti fino al 4 gennaio. Riservati ai bambini fino ai dodici anni, con una sfilza di tematiche educative e pedagogiche – dalle decorazioni natalizie con materiale riciclato alla manualità per vasellame o pasta -, alcune delle quali affidate agli esperti veterinari della Asl. “I genitori potranno lasciare qui i loro figli – ha detto ancora Temperini – e magari andare a fare un po’ di shopping: tutti gli educatori sono professionisti, e abbiamo preso le cautele del caso”.
Altri eventi, oltre ai laboratori. Il gran ritorno di Antonello Ricci – semmai se ne fosse andato da qualche parte – per due racconti su Dante (domani alla chiesa del Gesù) e San Francesco (20 dicembre, Santa Maria Nuova). E il 21 dicembre quello che si preannuncia come un grande spettacolo: Illuminano Pianoscarano, l’antico rione accesso da torce, candele e luci dalle 21 fino a notte inoltrata. Sarà aperto anche il complesso monumentale di San Carlo (grazie all’Unitus) e lo stesso Ricci e il professor Giannini si lanceranno in appassionanti narrazioni sul genius loci, le tradizioni, le storie del borgo. E no, è garantito che non pioverà neanche quella sera.

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3   Commenti

  1. Luigi Tozzi ha detto:

    Tanto semmai c’è sempre il mega cinema a Vitorchiano no?

  2. Giorgio Molino ha detto:

    Non sarà il solito marchettificio (ma noi – che volete farci – non ci crediamo), ma ci sono ancora i markettari di ieri, di oggi e di sempre. Come, tanto per fare nomi, l’onnipresente e onnisproloquiante menestrello scassaugello dell’Arcionello, che chissà se dichiara al fisco tutte le sue retribuite performance.

  3. Giorgio Molino ha detto:

    Sul sito of the big but stinky journalist si parla della presenza di Sgarbi all’inaugurazione della mostra su Sebastiano Del Piombo. Speriamo che il grande Sgarbi per l’occasione ripeta all’uomo di kultura Philip Red from Trieste quello che pensa e ha sempre pensato di lui: http://www.youtube.com/watch?v=aiMVj-hLaFI

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