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L’ultima trovata delle lavandaie di Bolsena

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La Compagnia delle Lavandaie della Tuscia, dopo aver realizzato un originalissimo Calendario 2014 per accompagnare il nuovo anno con le immagini più belle delle sue esibizioni presso i lavatoi pubblici, ha deciso di rivolgere a tutti, sempre alla propria maniera, anche gli auguri per il Natale.
Infatti, presso il lavatoio pubblico di Bolsena – un luogo che è stato fatto rivivere come spazio culturale proprio da questo gruppo unico nel suo genere – si è svolta una manifestazione davvero particolare: “Il lavaggio del corredino del Bambinello”.
Le lavandaie hanno voluto dedicare la loro esibizione al tema del Natale impegnandosi nel lavaggio di tradizionali corredini da neonati e nell’esecuzione di canti della tradizione popolare tosco-umbro-laziale ispirati alla Natività. In mezzo ad un pubblico incuriosito ed ammirato che ha affollato il Lavatoio pubblico, sono stati inoltre declamati “sermoni” natalizi, poesie e testi in prosa tramandati oralmente.
Un altro successo annunciato per la Compagnia delle Lavandaie, ideata e fondata da Simonetta Chiaretti. Una vera e propria “compagnia instabile”, costituita da donne che hanno conservato l’uso e l’arte di lavare i panni nelle acque dei lavatoi pubblici e da altre, molto più giovani, che hanno aderito con entusiasmo all’idea di recuperare e valorizzare un’esperienza tradizionale di lavoro e di socialità tra le donne del paese.
Il lavaggio di gruppo – che si svolge con modalità, abbigliamento e strumenti anche tradizionali – non vuole essere una scontata rievocazione storica ma un vero e proprio laboratorio di socializzazione, in cui la confidenza con l’acqua corrente del ‘rrigo e la maestria delle “lavandaie storiche” contagia le donne più giovani e il pubblico sempre numeroso, ammirato e divertito!
Al lavaggio dei panni si unisce ogni volta il canto femminile che sgorga da una vocalità antica, naturale e volutamente “grezza”, con sbavature ritmiche, e dal caratteristico timbro che sembra nascere da una ferita, tipico dei canti di lavoro.
Conte, filastrocche, nenie, giochi mimati e cantati della tradizione orale del lago di Bolsena, costituiscono il patrimonio di musica popolare che Simonetta Chiaretti ha ricercato nel corso degli ultimi venti-venticinque anni e che ha voluto condividere con altre donne a lei molto care.

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