19042024Headline:

Un passo avanti: piazza del Comune libera

Gli assessori Ricci e Ciambella con il comandante della polizia locale Fainelli e il capitano

Gli assessori Ricci e Ciambella con il comandante della polizia locale Fainelli e il capitano

Per la chiusura del centro storico bisognerebbe comportarsi come ci si comporta nel corteggiamento: essere spavaldi, mica timidi; arrembare, mica indietreggiare. In un momento in cui persino mister tentenna Obama avrebbe consigliato al suo omonimo tentenna Letta di giocare all’attacco, forse anche a Viterbo si sarebbe potuto osare di più. Specie perché l’assessore che ha firmato i provvedimenti natalizi è corsaro di nome e di fatto, Alvaro Ricci, ma anche perché il tema in quanto tale – la chiusura del centro storico – è urgente e vitale per le sorti di questa città e del suo popolo. Lo ammette lo stesso Corsaro, in sede di presentazione, quando dice che “non è una rivoluzione ma una cosa normale per tante altre città italiane, soltanto che noi ci approcciamo alla faccenda con ritardo, soltanto adesso”. E infatti: per decenni si è traccheggiato, si è buttata la palla in tribuna, invece di aggredire il cuore del problema, tirando fuori i proverbiali cojones.

Auto in Corso Italia...

Auto in Corso Italia…

Intendiamoci: non troppo tardi, visto che era già troppo tardi dieci anni fa. Ma almeno che si faccia in modo serio. Senza paura dei ricatti di qualche commerciante in malafede (come è successo ad amministratori del passato), e senza dar credito alla vecchia favoletta dei viterbesi che questo provvedimento non lo vorrebbero.
Ne è venuta fuori una minestrina, un brodo di magro ma senza tortellini saporiti dentro. Soprattutto: un provvedimento a scadenza, come il latte o le aspirine. Dal 6 gennaio, tutto tornerà come prima, perché si sa: l’Epifania tutti i divieti si porta via. “Anche se contiamo di varare la riforma definitiva per la Pasqua e per gli eventi di primavera”, rassicura Ricci. Il suo ufficio speciale per il centro storico è al lavoro: dovrà progettare – tecnici comunali e polizia municipale in armonia – e risolvere problemi. Questo è il primo della lista, non l’unico. Verrebbe da domandarsi, ad essere velenosi, quale sarebbe stato il piano se non fossero in calendario, nei prossimi giorni, tutta una serie di eventi culturali e non di primissimo piano: gli stessi divieti o, addirittura, una linea ancora più morbida?

...in piazza delle Erbe...

…in piazza delle Erbe…

Della scadenza si è detto. Adesso passiamo all’intermittenza. Già, perché i provvedimenti restrittivi non saranno sempre in vigore: perciò occhio ai cartelli. Di sicuro saranno validi nei prossimi fine settimana, dalle 16 alle 20 niente circolazione per le strade, dalle 8 alle 20 niente sosta e circolazione nelle piazze. Da oggi e fino al week end della Befana, anche se nella delibera si legge la seguente postilla: “Gli agenti di polizia locale e altri organi di polizia stradale potranno intervenire, in caso di necessità, regolando manualmente il traffico veicolare e disponendo le opportune variazioni. Agli agenti è data altresì la facoltà di consentire il traffico a particolare categoria di utenti, per comprovate esigenze”. Mah. Senza dimenticare le deroghe già previste: per i residenti (giusto), i disabili (sacrosanto), veicoli di intervento e di pronto soccorso, veicoli delle forze dell’ordine, veicoli istituzionali, di medici in visita domenicale, mezzi della curia. Staremo a vedere.

...e in via San Lorenzo

…e in via San Lorenzo

E’ sulle zone interessate dal provvedimento che s’intravede un po’ di coraggio. Già, perché oltre all’area monumentale, da piazza San Lorenzo a tutta l’omonima via, piazza della Morte e San Carluccio, via Chigi e via Cardinal La Fontaine, dal 20 gennaio (sempre solo per i finesettimana) sarà chiuso anche l’ultimo tratto di via Cavour. Piazza del Comune, insomma, verrà liberata finalmente da quel traffico e quella sosta selvaggia che negli ultimi giorni – come documentato da Viterbopost – imperversavano impunemente. “Una cosa che non ha mai fatto nessuno”, ha sottolineato l’assessore Ricci, e con ragione. Per questo via Annio cambierà senso di marcia (da via Cavour verso via Cardinal La Fontaine) per l’ennesima e forse ultima volta, visto che in Comune si ritiene quell’arteria fondamentale proprio nel nuovo piano, quello definitivo. Che vedremo forse a primavera o forse chissà. Qualche giorno di respiro anche per piazza Verdi (o del Teatro), dall’altro lato del centro, per lasciare spazio a Campagna amica, l’iniziativa della Coldiretti.
Questo è tutto, per il momento. Per piazza Fontana Grande bisognerà aspettare che vedranno la luce i nuovi posti auto sostitutivi, ricavati su via Garibaldi, legalizzando così una sosta già diffusa, ma in modo abusivo. Altri parcheggi saranno ricavati a via San Clemente e via Sant’Antonio, per agevolare quei residenti che rimarranno senza posto auto dopo la chiusura definitiva delle piazze. Magari con speciali arredi che impediscano fisicamente l’accesso, onde scoraggiare i furbetti. Furbetti che non mancheranno di certo, vista l’antica usanza del luogo che suggerisce “tanto arrivo lì sotto con la macchina”. Ecco, anche per questo, forse, il Comune avrebbe potuto partire con maggiore decisione. Giusto per far capire che stavolta si fa sul serio.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Si può fare di più? E fatelo, cribbio!

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